Sala Consilina, assalto fallito al portavalori: indagini su due auto ritrovate dopo la fuga

Sotto la lente una Jeep Renegade e una Fiat Panda che potrebbero essere state utilizzate dai criminali

Il portavalori assaltato dai banditi
Il portavalori assaltato dai banditi
di Pasquale Sorrentino
Mercoledì 1 Maggio 2024, 04:25 - Ultimo agg. 09:01
3 Minuti di Lettura

Armati bene, in forte di stato di agitazione, rapidi ma apparentemente non espertissimi. Sembra essere questo l’identikit dei malviventi che lunedì mattina hanno tentato di rapinare un portavalori e un ufficio postale nel pieno centro di Sala Consilina. Hanno agito poco prima delle 10 del mattino, armati di mitra hanno sfiorato il bottino, ovvero i soldi consegnati all’ufficio postale di via Mezzacapo, ma poi sono fuggiti a mani vuote.

I carabinieri della Compagnia di Sala Consilina indagano su due auto: una Jeep Renegade usata dai malviventi nel tentativo di rapina e una Fiat Panda sospetta. La prima è stata trovata in località San Giovanni nei pressi dello svincolo autostradale di Sala Consilina, strada che potrebbe essere stata usata per la fuga (se non è una messinscena). La Fiat Panda di colore scuro invece è stata trovata nei pressi del Distretto sanitario di Sala Consilina a circa un km dal luogo della rapina. Si tratta di un veicolo rubato nei pressi di Frosinone, potrebbe essere stato usato dai criminali come auto d’appoggio. Gli inquirenti stanno anche cercando di capire se altri due episodi criminali di lunedì siano legati al tentativo di rapina: il colpo notturno alla Banca Magna Grecia di Atena Lucana e il furto, sempre nelle ore notturne, di una targa.

La scientifica e il magistrato della Procura di Lagonegro hanno visionato le vetture sequestrate.

Video

Ancora poco chiari alcuni aspetti dell’assalto al portavalori. Si tratterebbe di un commando di più di quattro persone, armati di mitra e - secondo alcuni testimoni - in evidente stato di agitazione. I volti coperti da passamontagna, probabilmente italiani. Gli investigatori del Nucleo operativo stanno anche cercando di individuare eventuali movimenti sospetti nei giorni antecedenti a lunedì per chiarire, come sembra plausibile, se c’è stato un sopralluogo prima di mettere a segno il colpo. La conoscenza dell’orario di arrivo del portavalori fa propendere per il sopralluogo e comunque il veicolo di sicurezza sarebbe stato seguito. Elementi sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. In supporto alle forze dell’ordine c’è il sistema di videosorveglianza del territorio. Per quanto concerne i precedenti, le ultime rapine nel Vallo di Diano erano state sempre a opera di singole persone, quasi sempre individuate o alcune era avvenute in banca con schemi classici. E mai, nella storia recente, era stato preso di mira un portavalori. Tutto ciò fa tenere alta l’attenzione della popolazione e aumentare la richiesta di sicurezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA