Botte dopo l’esultanza per la vittoria della partita di calcio, un 15enne di Vallo della Lucania in ospedale

La rissa a Montecorvino Pugliano al termine di una partita di un torneo Under 15, i genitori: «Valutiamo azioni legali»

La violenza in campo
La violenza in campo
di Carmela Santi
Mercoledì 1 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 2 Maggio, 07:47
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Lo hanno preso a calci e pugni, buttato per terra e malmenato ancora. Un ragazzo di 15 anni di Vallo della Lucania ha trascorso una notte al pronto soccorso all’ospedale San Luca, rimasto vittima di un’aggressione subita lunedì pomeriggio su un campo da calcio al termine di un incontro disputato a Montecorvino Pugliano nell’ambito del Torneo di Coppa Campania Under 15. La partita ha visto in campo la formazione locale e una squadra di calcio del territorio cilentano.

Al triplice fischio e con la vittoria conquistata dalla squadra cilentana è accaduto di tutto. I giovani calciatori si sono alzati dalle panchine, i ragazzi cilentani hanno iniziato a festeggiare, forse è scappata qualche esultanza di troppo e la gioia dei vincitori non è stata gradita dai padroni di casa. Ad un certo punto il 15enne di Vallo della Lucania viene preso a pugni, cade a terra e per lui arrivano anche i calci. Si scatena un parapiglia che finisce con il coinvolgere tutti i ragazzi in campo e qualche adulto. Si cerca di ristabilire la calma ma per qualche minuto è il caos. Un brutto spettacolo in campo dove, pochi minuti prima, le due formazioni si erano affrontate per aggiudicarsi la vittoria.

Inutili i tentativi del pubblico presente di invitare i ragazzi e gli adulti in campo a recuperare la calma.

Nelle testimonianze raccolte dai genitori al termine della partita qualcuno ha lamentato di aver subito anche minacce con una catena. Una scena vergognosa che si è consumata dinanzi ai genitori dei ragazzi presenti tra il pubblico e che, non appena la situazione è degenerata, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri. I militari sono arrivati sul posto, il peggio era già passato ma la loro presenza ha ulteriormente calmato gli animi. Un brutta storia di violenza, l’ennesima che arriva dai campi da calcio e che vede protagonisti calciatori poco più che adolescenti. Per loro lo sport dovrebbe essere altro, soprattutto gioia e divertimento. Ad avere la peggio, lunedì pomeriggio, è stato il 15enne di Vallo della Lucania, che è stato visitato e medicato dai sanitari dell’ospedale San Luca non appena è arrivato nel centro cilentano.

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Per lui un trauma facciale e diverse escoriazioni. Sul quadricipite i segni evidenti dei calci inflitti con i tacchetti da gioco. Indignati e preoccupati i genitori che stanno valutando eventuali azioni legali in attesa del referto dell’arbitro. «Mio figlio - racconta amareggiato il papà - con la sua squadra ha giocato su tanti campi, anche più preoccupanti, ma non è successo mai nulla di così grave. Il calcio non è violenza. Quanto accaduto non può passare come uno screzio tra ragazzini».

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