Perdifumo, scoperta la centrale degli anabolizzanti e della droga dello stupro

Operazione coordinata dalla Procura di Rimini, due arresti

Carabinieri
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Mercoledì 31 Maggio 2023, 11:58 - Ultimo agg. 1 Giugno, 12:40
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Dopo un'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini per disarticolare un sodalizio criminoso dedito al traffico internazionale di sostanze ad azione dopante e stupefacente, il Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, coadiuvato dai militari del Comando Provinciale di Salerno e del Comando Compagnia di Agropoli, hanno eseguito una perquisizione nei confronti di due persone residenti in provincia di Salerno.

È stato trovato in una zona rurale di Perdifumo un laboratorio dove venivano fabbricate queste sostanze e si è proceduto all'arresto di due persone.

All'interno del fabbricato - allestito con presse, macchine incapsulatrici e conta-compresse, miscelatori e strumentazione per l'etichettatura - sono stati rinvenuti: 400 chili di principi attivi di sostanze anabolizzanti di varia natura, tra cui steroidi, ormoni della crescita e stimolanti; 20 chili di efedrina, precursore della sostanza stupefacente sintetica «metamfetamina»; 4 chili di sibutramina, sostanza dopante nonché anoressizzante bandito dal commercio europeo dal 2010; 61 confezioni di nandrolone, sostanza anabolizzante e stupefacente, vietato dalla legge; 26 flaconi di Ghb, la cosiddetta «droga dello stupro»; 300 chili di eccipienti e coloranti, funzionali alla produzione finale delle sostanze.

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Gli ingenti volumi di sostanze rinvenuti e la complessità tecnologica del laboratorio hanno determinato la necessità di un intervento di personale specializzato del Ris di Roma per la campionatura delle sostanze e la messa in sicurezza dei luoghi sottoposti a sequestro.

Le operazioni si sono concluse con l'arresto in flagranza di due persone, residenti nella provincia di Salerno successivamente posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, e sono stati condotti nel carcere di Salerno.

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