Criticità al tribunale di Nocera Inferiore: penalisti in sciopero

A due giorni dall’arrivo presso la cittadella del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul tavolo restano i problemi di sempre, che ad oggi, nonostante proteste e astensioni già svolte nei mesi scorsi, sembrano non trovare una soluzione

Tribunale Nocera Inferiore
Tribunale Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 15 Maggio 2024, 07:00
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Nuova astensione dalle udienze per gli avvocati penalisti, presso il Tribunale di Nocera Inferiore. A seguito di un’assemblea, tenuta giorni fa, la Camera penale ha deliberato l’astensione dalle udienze nel periodo compreso tra il 24 e il 31 maggio prossimo.

A due giorni dall’arrivo presso la cittadella del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul tavolo restano i problemi di sempre, che ad oggi, nonostante proteste e astensioni già svolte nei mesi scorsi, sembrano non trovare una soluzione. «Non vi è alcuna novità rispetto a quanto più volte lamentato - spiega il presidente della Camera Penale, Nobile Viviano - le criticità restano invariate e le difficoltà dell’avvocatura aumentano. Non vediamo una possibilità di dialogo o di una prospettiva, non si vede una soluzione ai problemi. Anzi, sembra quasi esserci consapevolezza che questi non possano risolversi. Avevamo valutato di non fare un nuovo sciopero ma l’astensione è l’unico mezzo che abbiamo per comunicare all’esterno questo tipo di disagio. Un disagio che tutti conoscono, dal personale ai cancellieri, passando per magistrati e avvocati. Se ce lo diciamo tra noi, però, non si produce alcun effetto, dobbiamo esternare necessariamente queste difficoltà all’esterno».

I problemi sono quelli di sempre, già denunciati più volte dai penalisti: la mancata individuazione di spazi chiesti dall’Udepe di Salerno a Nocera da adibire a presidio locale; la mancata predisposizione di una sala Tiap destinata agli avvocati; lo stato manutentivo delle aule d’udienza, così come gli spazi destinati alla Sezione penale, compresi i locali del Giudice di Pace e della cittadella giudiziaria, che continuano a versare in uno stato di precaria manutenzione (tra settore civile e penale l’impegno di spesa si aggirerebbe sui circa 3 milioni di euro).

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Poi c’è il problema della gestione delle udienze, nonostante i protocolli, con oltre 35 procedimenti per singola udienza. Un numero ritenuto troppo elevato. Senza dimenticare, infine, le note ed evidenti carenze di personale in pianta organica, tra magistrati e personale amministrativo.

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