Salerno, illuminazione led, il caso: primi correttivi alle luci dal Carmine al lungomare

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: faremo verifiche puntuali in tutti i quartieri

Le luci a led contestate da De Luca
Le luci a led contestate da De Luca
di Brigida Vicinanza
Sabato 11 Maggio 2024, 06:25
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Ad aprire gli occhi o, meglio, ad accendere la luce, ci ha pensato il presidente Vincenzo De Luca. La considerazione politica non è al buio (delle menti più attente) ma la presa di coscienza, da parte chi amministra l’ente di via Roma, in questo caso fa ben sperare i cittadini. Il sindaco Vincenzo Napoli insieme ai dirigenti del settore pubblica illuminazione (diventato costola della mobilità guidata da Rocco Galdi) ha avviato in 24 ore le verifiche ma anche le operazioni di modifica degli impianti di illuminazione e dei led in alcune zone della città, quelle sicuramente più critiche, dove il “sembra un cimitero” ha fatto molto più rumore rispetto al luogo di culto dove il silenzio rimane sacro. Nonostante le mani siano legate dall’Ue e dalle regole imposte dai limiti da non oltrepassare per il risparmio energetico. «Stiamo facendo fare delle verifiche puntuali rispetto ad alcune zone della città oltre a quelle segnalate dal governatore per verificare lo stato dell’arte». Parola di Vincenzo Napoli, dopo il summit tenutosi giovedì tra l’assessore, i tecnici e i responsabili del progetto di efficientamento energetico dei 23mila punti luce presenti a cura di Edison Next. «Le piastre a led sono meno efficaci ma la comunità europea ci impone dei meccanismi di risparmio energetico ai quali dobbiamo sottostare. Ci sono alcune zone – ha spiegato il sindaco - che meritano un’attenzione particolare. Su via Carmine, ad esempio, stiamo già intervenendo e lo faremo puntualmente laddove necessario».

LA GIORNATA

E così è stato: ieri mattina operai erano a lavoro. Si è partiti da via Carmine si proseguirà sicuramente verso il lungomare che soffre maggiormente la mancanza di luce. Quella luce che hanno voluto accendere i componenti della commissione trasparenza, presieduta da Antonio Cammarota. Tanti i dubbi sollevati dai consiglieri comunali, in parte chiariti, in parte “rimandati” da uno dei dirigenti del settore esperto in materia, l'architetto Luca Palladino.

Anzi: l’aggiornamento ad una prossima puntata è stato necessario in quanto, compito degli amministratori ora sarà portare sul tavolo di chi di competenza strade e luoghi dove l’illuminazione è carente e a tratti insufficiente.

LA POLEMICA

Cammarota e i consiglieri (tra i relatori per la maggioranza Filomeno Di Popolo), inoltre, sembrano aver strappato anche una promessa tra le proposte: la possibilità di verificare se sarà possibile aggiungere nuovi pali della luce laddove vi è l’impossibilità di aumentare oltre 4,5 lumen (limite da non oltrepassare) la luminosità. Tra i punti toccati non solo la convenzione Consip ma anche la questione della sicurezza già affrontata in commissione dall’assessore Tringali. Secondo quest’ultimo, infatti, la scarsa illuminazione "aiuta" episodi di microcriminalità. E allora perché non potenziare laddove necessario? A fare da sponda c’è il tempo: ancora due mesi a disposizione prima che il lavoro sia completato. «Bisogna valutare la conformazione delle strade e la caratteristica dei luoghi o rivedere il numero dei pali stessi. È un lavoro work in progress – spiega Di Popolo – per questo coinvolgeremo consiglieri, comitati, cittadini, commercianti per capire dove effettivamente questa situazione va migliorata».

Per il presidente della commissione, Antonio Cammarota «ciò che si è fatto sul lungomare e sul Corso è pericolosissimo. Siamo sicuri che il risparmio in termini di energia serva se poi i risarcimenti per eventuali cadute, complice il buio, sono maggiori? De Luca dice ciò che è ovvio a tutti tranne alla sua maggioranza e amministrazione salernitana». La convenzione Consip durerà 9 anni per 23mila punti luce con un canone annuo da 3,7 milioni di euro fino ad arrivare a poco più di 3 milioni al nono anno: «C’è un errore nella scelta e un altro nella progettazione. Adesso si può soltanto giocare all’interno degli equilibri in quanto la coperta è corta perché il letto non andava messo in questa posizione: se vuoi i turisti devi pur fargli vedere la città. Ma si può adottare un provvedimento per aggiungere altri lampioni e lo proporremo».

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