«Totalmente estraneo ai fatti». Così si definisce Arturo Blasi, l’imprenditore avellinese titolare della ditta Artlux, rispetto «all’inchiesta della Procura di Salerno su Luci d’artista». L’inchiesta, che è partita da una segnalazione dell’Anac su anomalie e carenze alla base della gara d’appalto per l’edizione 2021-2022 dell’evento natalizio, parla di una gara «cucita» su misura per la ditta Artlux. Tanto che, venerdì, le indagini hanno portato a due misure interdittive: per lo stesso Arturo Blasi, il divieto, per dodici mesi, di contrarre con la pubblica amministrazione; per Gabriele Pennimpede, il rup che avrebbe predisposto il bando di gara «sartoriale», la sospensione, sempre per dodici mesi, dai pubblici uffici. Entrambi sono indagati per turbativa d’asta.
Ma se il Comune tace sulla manifestazione che, ereditata dalla gestione di Vincenzo De Luca, è solita presentare come il suo evento di punta, Blasi difende la sua posizione. «La mia famiglia opera nel settore delle luminarie da 150 anni, cioè da quattro generazioni – spiega Blasi - Non ho mai ricevuto un avviso di garanzia ma solo attestati di stima e ringraziamenti da parte di numerosissimi comitati ed enti». L’imprenditore irpino di Artlux, insomma, respinge con forza e orgoglio le accuse. E difende la «dignità di chi si alza alle quattro del mattino e va a dormire a mezzanotte» per il suo lavoro. E aggiunge: «Ho già dato incarico al mio legale, avvocato Rosato, e sono fiducioso nel lavoro della magistratura. E sono certo che presto sarà chiarito e appurato ogni aspetto della vicenda e la totale assenza di ogni mio coinvolgimento rispetto a quanto emerso in questa indagine». Eppure, secondo l’accusa, sarebbe emerso un accordo collusivo finalizzato a conferire a Blasi l’appalto per l’acquisto dell’albero di Natale da installate in piazza Portanova per 210mila euro, nonché per il noleggio e l’installazione delle luminarie, per 740mila euro. Il tutto, in violazione della garanzia di rotazione degli affidamenti e della valutazione comparativa dei preventivi di altri operatori economici. Con Arturo Blasi e Gabriele Pennimpede, sono indagati a piede libero anche Pietro Blasi, dell’omonima ditta, Nello Criscuolo e Gennaro Criscuolo di Decolight srl e Genial Illuminazioni srl.
Se Artlux non si sottrae a un commento, il Comune di Salerno continua a tacere. Tace il sindaco, Enzo Napoli.