Salerno, polemiche sul nuovo Arechi e curva nord: Milan scrive al prefetto, «intervenga»

Nuova stadio Arechi di Salerno, dura polemica tra il governatore De Luca e l'ad granata Milan

Maurizio Mila, ad della Salernitana Calcio
Maurizio Mila, ad della Salernitana Calcio
di Pasquale Tallarino
Domenica 30 Luglio 2023, 06:25
4 Minuti di Lettura

Lo stadio-cantiere, la curva Nord dei desideri, il centro sportivo e il main sponsor che arriverà: Maurizio Milan, amministratore delegato della Salernitana, vorrebbe trascorrere ferragosto a lavorare per riportare scuole calcio e famiglie all’Arechi. Ci accoglie con due libri sotto il braccio ma gli sono bastate poche frasi per rappresentare al Prefetto di Salerno la necessità, l’urgenza di incontrarsi. «Abbiamo inviato la pec, chiediamo la convocazione di un tavolo tecnico – spiega – per la curva Nord non molliamo di un centimetro. Secondo noi, con lo sforzo di tutti, può essere restituita ai tifosi della Salernitana. C’era un progetto e lo abbiamo integrato e arricchito: la Lega Serie A è al nostro fianco e sarà con noi nell’incontro istituzionale». Quando? Giovedì è la prima data utile e poi il giorno seguente il club granata ha intenzione di ascoltare i tifosi, «perché la Salernitana – dice l’ad – è solo dei salernitani».
IL PIANO
Milan sorseggia caffè doppio all’ingresso del Mediterranea Hotel. Proprio qui, poche ore fa, Vincenzo De Luca ha fissato un cronoprogramma per la ristrutturazione dello stadio e pure lui ha fatto due rapidi calcoli: «Occorrono 95 milioni per il nuovo stadio Arechi. Lo facciamo daccapo. Altri 15 milioni per lo stadio Vestuti. Qui dovremo decidere con la società e con i tifosi come procedere, perché a seconda delle scelte che faremo, l’opera di restyling può durare un anno e mezzo o dieci anni. Un cantiere aperto un anno e mezzo con tre turni, lavorando anche di notte, è un conto; un cantiere che viene tenuto aperto e va avanti per spezzoni diventa, invece, un po’ un calvario. La Salernitana potrebbe avere lo stadio più moderno d’Italia entro dicembre del 2025, a patto che si accetti di giocare altrove per almeno un campionato. Il presidente del Benevento Vigorito ha già garantito la propria disponibilità e lo ha fatto anche De Laurentiis per la sede di Bari ma c’è anche l’ipotesi di investire altri 15 milioni di euro per rifare il Vestuti. garantendo una capienza minima di 15mila spettatori. Prima di prendere la decisione definitiva, serve confrontarsi con la società, con gli ultras e con la tifoseria organizzata». De Luca calcia il pallone anche nella metà campo della Salernitana ma l’amministratore delegato del club congela la risposta, aspetta. E spiega: «Ci saremmo aspettati di essere consultati prima della conferenza stampa di presentazione del progetto di ristrutturazione. Non abbiamo avuto alcun carteggio su tempi e modi di realizzazione dell’opera di restyling. Abbiamo sentito parlare di migrazione della Salernitana in altri stadi ma nessuno ci ha chiesto un parere. Mi auguro che parta un tavolo di confronto operativo. Fin qui sono stati incontri di dialogo». 


L’EMERGENZA
Impellente, urgente è la questione della curva Nord: «Chiediamo di incontrarci, se possibile, giovedì. Il Prefetto scelga il luogo. Chiediamo di discutere di più temi che riguardano lo stadio Arechi: vorremmo essere un po’ registi di questa partita e non solo spettatori passivi. Chiederemo di intervenire sulla curva Nord, di garantire se possibile apertura costante della metropolitana, cerchiamo una soluzione di buonsenso». Dallo stadio agli stadi: De Luca ne ha indicati tre, compreso il Vestuti, nel caso in cui la Salernitana dovesse mettere palla al centro altrove per accelerare i lavori di ristrutturazione dello stadio Arechi. Il club ha già un proprio punto di vista, ha già un orizzonte? «Non so dirlo, non possiamo rispondere “Bari, Benevento, Vestuti”, se non sappiamo per quanto tempo dovremmo restarci. Non c’è dubbio che la riqualificazione del Vestuti sarebbe una grande operazione iconica: significa non solo ricordare la storia ma riappropriarsene per il bene della città di Salerno, una città che è in ginocchio dal punto di vista delle strutture sportive. Bisogna, però, comprenderne la fattibilità. La Lega potrebbe anche approvare in deroga, causa lavori all’Arechi, la presenza di gare al Vestuti senza gli ospiti per un anno, ma poi bisogna rifare il terreno di gioco, l’illuminazione, riqualificare la tribuna che non può essere abbattuta e che al momento è a pubblico zero. Dunque per rispondere bisogna conoscere i tempi tecnici». La Salernitana pensa di costruire uno stadio tutto suo? «Bisogna avere sempre rispetto del luogo e della città nella quale ci troviamo. Quindi al momento la Salernitana pensa che la priorità sia il centro sportivo: 200mila mq, investimento che oscilla da 60 a 80 milioni di euro, dialogo costante con i privati e due anni per farvi allenare la prima squadra, da quando si riceve autorizzazione a costruire». Infine il main sponsor: «Abbiamo cominciato le trattative da 48 ore. Il retro maglia sarà occupato da E-campus, adesso ci occuperemo di primo partner e secondo partner». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA