Salerno, l'Arcigay denuncia: «Aggressione omofoba in via Mercanti, giovane insultato e preso a calci e pugni»

L'associazione: un ragazzo di Baronissi assalito dal suo ex datore di lavoro

Via Mercanti a Salerno
Via Mercanti a Salerno
Mercoledì 1 Maggio 2024, 15:21 - Ultimo agg. 2 Maggio, 17:29
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Aggressione omofoba a Salerno. A denunciare la vicenda è l'Arcigay Salerno che in una nota racconta che un giovane straniero «residente a Baronissi, è stato aggredito fisicamente e con offese a sfondo omofobico nella zona di Via dei Mercanti dal suo ex datore di lavoro, identificato dalle forze dell'ordine come E.S., proprietario di un locale della zona. Il giovane era da solo quando è stato oggetto di offese, preso a schiaffi e strattonato. Immediata la denuncia ai carabinieri da parte della vittima».

L'Arcigay ha riferito la testimonianza del giovane: «Ero appena uscito da un bar ed ero in sella alla mia bicicletta quando questa persona mi si è parata davanti, mi ha afferrato per i capelli facendomi cadere. Mi ha preso a schiaffi e pugni - continua Samir - e poi ha iniziato ad insultarmi con frasi molto volgari. Sono sconvolto e impaurito.

Queste persone devono essere fermate, la nostra comunità si deve svegliare».

Il commissario dell'Arcigay cittadino, Francesco Napoli, ha telefonato personalmente a Samir esprimendo i sentimenti di vicinanza e mettendo a disposizione il supporto legale e psicologico dell'associazione provinciale. «Ho sentito Samir - ha spiegato Francesco Napoli - ed ho trovato una persona impaurita e profondamente scossa. Questi episodi sono parte di quel clima di violenza e discriminazione che si respira sempre più prepotente nel nostro Paese. Tutto questo deve essere fermato - ha proseguito Napoli - abbiamo bisogno che la comunità lgbtqia+ e tutta la cittadinanza salernitana si sveglino ed inizino ad indignarsi. Nelle prossime ore convocheremo una assemblea e capiremo insieme se convocare una manifestazione pubblica di solidarietà. Intanto - ha concluso Francesco Napoli - le istituzioni cittadine battano un colpo, prendano posizione. Ancora oggi siamo senza un presidio di tutela e aggregazione per la comunità lgbtqia+, non riusciamo ad erogare servizi adeguati»

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