Tajani a Capaccio Paestum: «Forza Italia, si riparte con il Berlusconi day»

Il segretario Tajani a Paestum annuncia la tre giorni dedicata al leader scomparso. «Pronti a vincere la sfida della Regione. De Luca? Dovrebbe andare a confessarsi»

Antonio Tajani ad Agropoli
Antonio Tajani ad Agropoli
di Ernesto Rocco
Domenica 23 Luglio 2023, 07:00
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Visita in provincia di Salerno per il segretario di Forza Italia Antonio Tajani. Dopo le tappe nel capoluogo, al festival di Giffoni e a Postiglione, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria, ieri il vice presidente del Consiglio dei Ministri ha raggiunto Paestum per incontrare i sostenitori del partito e riorganizzare la sua presenza sul territorio. La scelta della città dei templi non è casuale. Da un lato Tajani ha voluto manifestare la sua attenzione al territorio del collegio in cui si è candidato ed è stato eletto alle ultime elezioni politiche, dall’altro ci sono da organizzare due appuntamenti importanti: il primo è la convention che partirà il prossimo 29 settembre dedicata a Silvio Berlusconi, il secondo è l’inizio del percorso che condurrà alle elezioni regionali del 2025. «Il 29 e 30 settembre e il primo ottobre qui a Paestum ci sarà una tre giorni nazionale che sarà il modo per riprendere l’attività politica dopo la pausa estiva, ammesso che ci sia la pausa estiva, una tradizionale riapertura». Una data non casuale ma che coincide con la nascita di nascita di Silvio Berlusconi (29 settembre) e il primo giorno della convention di Paestum sarà proprio un Berlusconi day. 

«Forza Italia in questo momento è fortemente impegnata a organizzare sul territorio una presenza capillare così come ci aveva chiesto Berlusconi - ha sottolineato - Una presenza capillare per diffondere le nostre idee e i nostri progetti. È una organizzazione che, in Campania, abbiamo rinforzato molto, vediamo i risultati delle ultime elezioni amministrative. Abbiamo in tutta Italia predisposto una serie di attività anche durante l’estate». L’obiettivo, ha svelato Tajani, è quello di seguire il percorso che lo stesso Berlusconi aveva già tracciato. In Campania, poi, c’è anche un’altra importante scadenza all’orizzonte, quella delle elezioni regionali 2025 e su questo tema il vicepremier non ha dubbi: «Vogliamo lavorare qui in Campania e presto ci sarà anche il congresso, perché siamo convinti che questa regione possa essere finalmente governata dal centro destra. Chi ne parla male - ha aggiunto riferendosi al presidente De Luca - dovrebbe battersi il petto e andarsi a confessare, raccontando al confessore tutti gli errori che ha commesso sulle spalle dei campani». Poi ha concluso: «Vogliamo rilanciare questa regione dopo anni di malgoverno. Qui dobbiamo vincere». Sul possibile candidato, il segretario di Forza Italia però non si scompone e non conferma l’ipotesi del ministro Gennaro Sangiuliano: «Abbiamo tanti candidati, faremo la scelta migliore. Forza Italia ha una classe dirigenziale di grande livello, decideremo con la coalizione. All’orizzonte abbiamo tanti appuntamenti, ad esempio ci sono le elezioni europee, e noi vogliamo essere protagonisti». 

Poi non ha mancato di inviare un messaggio a possibili alleati: «C’è un grande spazio elettorale, noi abbiamo il dovere di offrire una dimora a tutti gli elettori ex socialisti, ex democristiani che avevano scelto il Pd quando c’era una guida di un ex democristiano come era Enrico Letta - ha spiegato Tajani - ma oggi si trovano una guida molto di sinistra e non credo che possa essere quella sinistra il punto di riferimento di chi voleva una sorta di forza socialdemocratica. Quindi a queste persone diciamo: c’è una dimora dove si può fare politica, si può discutere, non ci sono posti da distribuire, c’è da lavorare seriamente. A queste persone, come ai tanti elettori che non sono andati a votare perché cercavano una forza stabile, diciamo che noi ci siamo». Durante la conferenza stampa tenutasi presso l’hotel Ariston di Capaccio Paestum, Tajani ha affrontato anche altri argomenti di portata nazionale, dal Pnrr al salario minimo passando per la liberazione di Patrick Zaki (con quest’ultimo ha confermato che non è previsto un incontro) e infine la questione meridionale. Su quest’ultimo tema ha evidenziato l’importanza del Piano Nazionale di ripresa e resilienza: «Spesso - ha però precisato - nei piccoli comuni manca anche personale qualificato per presentare i progetti, ecco perché siamo impegnati a fare di più». Quindi ha fissato la priorità su cui investire: infrastrutture e trasporti, l’importanza dell’alta velocità verso il meridione e la svolta che può dare a tutto il sud il ponte sullo stretto di Messina. 

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