Attrice di cinema, televisione e teatro Giuliana De Sio ha lavorato con i mostri sacri della regia italiana ma ha iniziato tutto per caso. A 66 anni Giuliana ha una vita intera di successi, dolori e gioie da raccontare. Era scappata da casa dopo la matuirità presa a Cava de Tirreni, per raggiungere Roma. E' nella Capitale che la vita della De Sio prende una piega inaspettata. Una comunità hippy a cui si è avvicinata e amici che lavoravano nello spettacolo. E la conoscenza con Alessandro Haber che le volle su un palcoscenico. Il regista si innamorà perdutamente di lei e la fece lavorare tantissimo fino a esserne gelosissimo. Da quel momento perà la diciottenne aveva già spiccato il volo.
Era arrivata a Roma per scappare da una situazione familiare estrema la 66enne. «Vivevo in una famiglia difficile»lo ha raccontato lei stessa a Corriere della Sera. «Mio padre, avvocato, se ne andò di casa molto presto, quando mia sorella Teresa ed io eravamo bambine.
Una vita di successi e dolori. Reduce dalle riprese in Marocco per il film Raqmar di Aurelio Grimaldi, la De Sio si è anche aperta sul periodo tra i più difficili della sua vita che risale solo a due anni fa. «Era il febbraio 2020, sono stata contagiata dal Covid-19 probabilmente perché giravo con la compagnia nei teatri di tutta Italia. Un’esperienza traumatica, distopica». Lei è stata una delle prime ad aver contratto il virus quando ancora in italia non era esplosa la pandemia. «Sono finita con urgenza allo Spallanzani, chiusa in una stanza, una cella, senza capire cosa mi stesse accadendo, né sapere cosa succedeva fuori, perché nessuno poteva venire a trovarmi. Poi in camera arriva un televisore, vedo la tragedia, le file di bare, e ho capito che di quella cosa potevo morire. Nella mia vita sono sopravvissuta a tante cose, pure stavolta ce l’ho fatta… devo avere una buona fibra».
Una vita vissuta con il piede sull'acceleratore quella di Giuliana che si è lasciata travolgere da importanti amori. Si è vociferato piu' e piu' volte anche di una storia con Massimo Troisi ma tra lei e il regista e attore napoletano non c’è stata mai alcuna liaison, ma una grande e profonda amicizia: «lo adoravo come uomo e come eccezionale protagonista. Oltre a essere colto, poetico, aveva sempre la battuta pronta, originale, senza essere mai retorico… » ha affermato Giuliana che ha raccontato anche la gaffe fatta proprio nel primo inocntro con Troisi. «Ci trovavamo in riunione nella hall dell’albergo e io comincio a sentire un ticchettio, quindi chiedo: c’è qualcuno di voi che ha una sveglia in tasca?» ricorda l’attrice «a quel punto, Massimo sbottona la camicia, mi fa vedere una cicatrice che attraversava tutto lo sterno… aveva una valvola al cuore. Un’assurda figuraccia, non sapevo come rimediare, ma lui ci scherzò sopra per sdrammatizzare».