Carburanti nuovi e green: così cresce il colosso Q8

«Nell’ultimo anno utilizzata per il 99,9% elettricità da fonti rinnovabili»

Carburanti nuovi e green: così cresce il colosso Q8
Carburanti nuovi e green: così cresce il colosso Q8
di Carmela Maietta
Martedì 7 Maggio 2024, 12:00
4 Minuti di Lettura

Oltre al prodotto che si immette sul mercato c'è un obiettivo che l'azienda può considerare l'elemento principale del suo piano di azione? Alla Q8, che opera nel settore strategico dell'energia e della mobilità di persone e merci, l'obiettivo dichiarato è quello di «contribuire attivamente a un futuro sostenibile per tutti». L'incontro con gli alunni dell'istituto Fermi-Gadda non è, dunque, solo una lezione di orientamento al lavoro ma anche l'occasione per sottolineare quanto sia importante il modus operandi in un mondo che deve fare i conti con complessi scenari dal punto di vista climatico e sociale. 

Gli argomenti

E non a caso i ragazzi come Vincenzo Crisci, Francesco Bif, Raffaele Di Maro domandano quali siano i futuri investimenti e i profili professionali di cui bisognerebbe tenere conto. Ancora, in che anno si pensa di poter abbattere l'emissione di CO2? Chiedono Salvatore Zinzi, Raffaele Caputo, Dario Palumbo. Quali i traguardi, domandano Giovanni De Bellis e Giuseppe Mattiello, per la produzione e distribuzione di biocarburante? Notevole l'interesse dei ragazzi per le strategie di un'azienda che ha messo radici profonde nel Napoletano. I dirigenti Q8, Marco Cappuccio, Domenico Esposito, Valeria Incoronato, Veronica Marras e Luca Surace partono da una premessa: la competenza, la formazione continua e la passione per il proprio lavoro sono gli elementi imprescindibili per far parte di una grande impresa come la Q8. 

Gli obiettivi

Si ricorda la sigla che fa da filo conduttore in tutte le attività: Esg. E cioè Environmental, Social, Governance. Perché, si fa rilevare, alla Q8 si è convinti che le imprese debbano creare un valore condiviso con tutti gli stakeholder e la comunità in cui si opera. Allora analizziamo la sigla. La E sta per Environmental e riguarda l'ambiente. Su questo fronte l'Azienda si assume il compito di eliminare e minimizzare l'eventuale impatto delle proprie attività. Nell'ultimo anno, a esempio, il 99,9 per cento di elettricità è stato acquistato da fonti rinnovabili, promozione di carburanti alternativi e biocarburanti, meno 26% di emissioni rispetto all'anno precedente. Per la S di Social ci si riferisce ai principi di inclusione, diversità, multiculturalità.

Quindi forme avanzate di welfare e wellbeing che hanno consentito, per il quarto anno consecutivo, la conferma della certificazione Top Employer 2024, progetti con prestigiose università italiane, partnership di forte spessore come il progetto “Energie per Napoli” che sostiene diverse iniziative sul piano sociale, culturale ed economico del territorio. Eccoci alla G di Governance che per la Q8 ha un significato polivalente e di fondamentale importanza. È quella che caratterizza il modus operandi, una sorta di carta di identità o, se si preferisce, di biglietto da visita. Il filo conduttore? Una gestione, si sottolinea, trasparente ed efficace per un business etico e capace di creare valore di lungo periodo e dare spazio alle nuove tecnologie. La G ritorna con forza perché l'elemento imprescindibile a cui fare riferimento è il codice etico e cioè la guida che deve indirizzare tutte le attività secondo elevati standard etici. In questa ottica rientrano le certificazioni ISO secondo parametri internazionali per la Qualità, l'Ambiente, la Salute e la Sicurezza.

Il lavoro

La domanda che tutti gli studenti fanno? Quali possibilità lavorative ci sono alla Q8? Due le figure professionali che hanno maggiore nesso con il percorso di studi del Fermi-Gadda: addetto alla manutenzione e operatore di deposito. Il primo deve garantire l'efficienza e la sicurezza degli impianti; il secondo esegue le operazioni per ricezione, stoccaggio, movimentazione prodotti. I requisiti? Bisogna tenere presente che Q8 è azienda internazionale che utilizza un'altissima tecnologia per cui oltre a una buona conoscenza dell'inglese è richiesto un diploma di istruzione secondaria con un voto non inferiore a 90/100. Basilari anche caratteristiche personali come le soft skill che non riguardano competenze tecniche ma si riferiscono alla capacità di interagire con le persone e di fronteggiare situazioni, di saper lavorare in un ambiente dove coesistono diverse professionalità. E dove, si puntualizza, il lavoro di squadra è la chiave del successo. 

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