Cinzia Leone, il racconto della malattia a Verissimo: «Mia madre mi salvò la vita. L'aneurisma? Avevo mal di testa e non volevo uscire»

Il 26 dicembre 1991, alla fine della prima proiezione al cinema Barberini di Roma del film "Donne con le gonne" di Francesco Nuti, accusò un malore e venne ricoverata in gravissime condizioni

Cinzia Leone, il racconto della malattia a Verissimo: «Mia madre mi salvò la vita. Avevo mal di testa e non volevo uscire»
Cinzia Leone, il racconto della malattia a Verissimo: «Mia madre mi salvò la vita. Avevo mal di testa e non volevo uscire»
Sabato 4 Maggio 2024, 17:58 - Ultimo agg. 6 Maggio, 10:17
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Cinzia Leone è ospite di Silvia Toffanin nel salotto televisivo di Verissimo. Il racconto dell'attrice verte inevitabilmente sulla malattia, a partite dall'aneurisma che la colpì nel 1991 alla prima di un film: «Io volevo rimanere a casa perché avevo mal di testa. Mia madre mi convinse ad andare e sono viva per questo. Se fossi rimasta a casa non se ne sarebbe accorto nessuno».

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Il racconto di Cinzia Leone a Verissimo

Cinzia Leone prosegue con il racconto: «Dopo l'operazione in America, mia madre mi ha spiegato quello che è successo.

Da quel momento ho solo vissuto per guarire dalla paralisi. È stata una grandissima esperienza di vita, quasi che la vita poi quando ci torni dentro sembra quasi banale. Si perdono tutte le proporzioni, però è stata la cosa più interessante di tutta la mia vita. La forza l'ho trovata nel mio lavoro, se non faccio il mio lavoro muoio».

La malattia: l'aneurisma e l'ictus

Il 26 dicembre 1991, alla fine della prima proiezione al cinema Barberini di Roma del film "Donne con le gonne" di Francesco Nuti, accusò un malore e venne ricoverata in gravissime condizioni. Poi la diagnosi: aneurisma congenito all'arteria basilare. Si sottopose a un delicato intervento chirurgico a Phoenix, negli Stati Uniti, dato che per via dell’alto rischio dell’operazione nessun chirurgo italiano aveva voluto prendersi la responsabilità. A seguito dell'intervento, la parte sinistra del corpo le rimarrà inizialmente paralizzata, riuscendo però poi a recuperare completamente.

Nel 1999 viene poi colpita da un ictus, ma ancora una volta riesce a tornare in piedi. «Quando metà del tuo corpo è morto, diventa dura. Ma non mi sono mai arresa, il cerchio della malattia è chiuso, sconfitto» raccontò a La Repubblica.

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