Diciotto anni dopo la Coppa Italia torna a Napoli ed è festa grande alla Inalpi Arena con gli oltre 1000 tifosi azzurri scatenati sugli spalti e giocatori, staff e società a far festa in campo assieme ai giocatori. Arrivata qui come la Cenerentola, questa Gevi, bella da impazzire, al gran ballo del basket ha espresso la sua versione migliore, ritrovando lungo la strada tutte le sue peculiarità: difesa solida, percentuali alte e quel pizzico di follia che la caratterizza.
Milano è rimasta attonita, ha perso i suoi riferimenti, ha traballato e inseguito in pratica per tutta la partita (finale 77-72).
Partenza in equilibrio, Zubcic si iscrive al match con una tripla, assieme a Ennis è lui che fa scattare il primo break azzurro (11-6). Ettore Messina sul 15-7 chiama time out per fermare la prima emorragia, Mirotic riporta sotto l’Olimpia (21-19) prima dell’ennesima magia di Ennis che tira in faccia a Mirotic (24-19). Il vantaggio sale a 7 punti, la Gevi tiene gli avversari lontani, l’EA7 arranca (39-32). Nel finale del secondo quarto Milano prova a ridurre il gap ma al 20’ è 43-36. Partenza a razzo nel terzo quarto, dal +7 al +12, con Zubcic e Owens, che poi è costretto ad uscire per una botta al naso. Milano ora è solo Melli che segna 6 punti in fila, poi inchioda la schiacciata del 50-47. La Gevi risale a +7 con il quale si chiude il terzo quarto. I lombardi sul -5 sbagliano tanto ma la Gevi non ne approfitta sparacchiando da 3 con fretta. Così il match resta in bilico (62-59), l’EA7 sbaglia tutto e torna a -7, poi Napier ha due chances da 3 punti ma le sbaglia e la Gevi regge l’urto. Ennis segna il canestro del 70-62, Mirotic replica da 3, poi Shields trova la tripla del -2 dopo 8 errori a 1’ dalla fine (70-68), poi replica per il +1 (70-71). Ma c’è Pullen, sempre lui, che segna una tripla folle da 8 metri per il +2 Napoli. Milano perde palla e la festa azzurra può cominciare.
Federico Grassi: «Dopo la partita di ieri pensavo fosse un'impresa impossibile. Invece abbiamo scritto la storia della nostra città. E' un grande orgoglio per i tifosi, per la città di Napoli e per i miei soci Alfredo Amoroso e Francesco Tavassi. Abbiamo scritto la storia e riportare la Coppa Italia a casa dopo 18 anni è semplicemente meraviglioso».
Alessandro Dalla Salda: «Abbiamo vinto una Coppa Italia inaspettata, ma strameritata. Abbiamo giocato benissimo contro tutte le grandi squadre, con una incredibile voglia di arrivare al traguardo finale. Abbiamo un pò bruciato le tappe, ma un'occasione del genere non puoi fartela sfuggire. Siamo nelle prime otto dall'inizio della stagione in campionato, ed abbiamo una città ed i tifosi che ci spingono a questi successi così importanti».
Igor Milicic: «Abbiamo fatto qualcosa che la città di Napoli ricorderà per sempre. E' un successo anche per i nostri tifosi e per la nostra società. E' stato un grande traguardo per la squadra».
Pedro Llompart, il dt: «Complimenti per la città di Napoli, per la società e per la nostra proprietà. E' un successo storico siamo molto felici. Non ho davvero parole, ma voglio solo pensare che questo è l'inizio di un grande percorso. Tyler Ennis: «Abbiamo una grandissima chimica ed una fortissima squadra. Ci credevamo 24 ore fa, e ci abbiamo creduto anche oggi». Michal Sokolowski: «Siamo contenti di aver fatto felice il popolo di Napoli. Loro ci sono sempre. la vittoria, e la Coppa Italia è tutta per il popolo di Napoli».