Benevento-Parma: i giallorossi si affidano agli incroci per raggiungere i play out

I giallorossi con il miglior calendario ma con la peggior posizione

Agostinelli tecnico del Benevento
Agostinelli tecnico del Benevento
di Luigi Trusio
Martedì 25 Aprile 2023, 12:11 - Ultimo agg. 12:12
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Il Benevento deve battere il Parma e contestualmente sperare che i risultati delle altre siano favorevoli, ma allo stesso tempo sperare di arrivare agli scontri diretti con Cittadella e Perugia ancora in gioco. È l'unico modo per evitare una retrocessione che ogni settimana si materializza sempre di più e che da settimane assomiglia a uno spettro che aleggia sul «Ciro Vigorito». La classifica vede Ascoli e Ternana a quota 43 con un buon margine (ma non ancora salve), Como e Venezia a 42, Cosenza a 38, Cittadella a 37, Perugia e Brescia a 35, Spal a 34 e Benevento desolatamente ultimo a 31. I punti ancora in palio sono 12, per cui tutto può ancora succedere. Nel prossimo turno ci sono diversi confronti-verità: domenica 30 c'è Spal-Perugia, lunedì c'è Brescia-Cosenza, la Ternana che è in caduta libera va a Cagliari, il Como ospita il Palermo, l'Ascoli sfida il Pisa, il Cittadella va a Bari. Nel weekend successivo è in programma Perugia-Cagliari in anticipo, mentre il Benevento sarà impegnato a Cittadella in un match da dentro o fuori. Si incroceranno inoltre Cosenza e Venezia, mentre la Spal va a Palermo e il Brescia a Parma, l'Ascoli a Genova, il Como a Reggio Calabria e la Ternana ospita il Sudtirol. Sulla carta il calendario peggiore ce l'ha il Perugia (che ha Spal, Cagliari, Venezia e Benevento), ma neppure la Spal (Perugia, Palermo, Parma e Pisa) se la passa bene. Idem per il Brescia, che ha Cosenza, Parma, Pisa e Palermo. Il Cittadella ha Bari, Benevento, Sudtirol e Como, mentre il Cosenza ha Brescia, Venezia, Ascoli e Cagliari. Occhio al Venezia, che marcia spedito verso una clamorosa salvezza, ma dovrà sudarsela con Modena, Cosenza, Perugia e Parma. Il Como ha le sfide sulla carta più semplici con Palermo, Reggina, Ternana e Cittadella.

La Ternana è in crisi nera dopo l'1-4 con il Venezia, e ha Cagliari, Sudtirol, Como e Frosinone per un calendario insidiosissimo mentre anche l'Ascoli dovrà stare attento con Pisa, Genoa, Cosenza e Reggina. Insomma, ce n'è per tutti gusti e non si può dare niente per scontato. Ovviamente il Benevento, pur avendo un discreto calendario è la squadra messa peggio, sia perché ha un ritardo consistente, sia perché ha la peggior serie negativa essendo in astinenza di successi da 9 gare. Ma la cosa maggiormente grave è che delle ultime 17 partite ne ha vinta solo una. Un disastro firmato principalmente da Stellone, cui ha contribuito anche Cannavaro e se vogliamo lo stesso Agostinelli, che in due partite ancora non ha vinto. La verità è che i giallorossi da tempo ormai non sono più artefici del proprio destino e anche se vincessero le prossime quattro, i playout non sarebbero affatto garantiti. Per questo occorrono degli incastri di risultati e la missione rimane disperata. Va bene fare la corsa sul Perugia ma è altrettanto vero che se gli umbri dovessero continuare ad andare così male, rischierebbero di essere scavalcati da una tra Brescia e Spal e, a quel punto, arrivare allo scontro diretto dell'ultima giornata al «Curi» potrebbe non servire.
I segnali confortanti delle gare contro Reggina e Palermo non possono essere sufficienti a superare una corazzata come il Parma, sconfitta all'andata grazie a un rigore parato da Paleari e a un guizzo di Forte. Servirà qualcosa in più. Il Benevento non ha mai segnato oltre due gol in una gara quest'anno, e solo in una circostanza (contro il Venezia alla quarta del girone d'andata, c'era ancora Caserta in panchina) si è imposto con due gol di scarto. La ripresa degli allenamenti, dopo due giorni e mezzo di relax, è fissata per questo pomeriggio. Da verificare le condizioni di Letizia ed El Kaouakibi, che Agostinelli si augura di riavere con il Parma, ma soprattutto quelle di Viviani, che ha accusato un risentimento all'adduttore a fine primo tempo e pertanto era rimasto negli spogliatoi. Interessante anche sapere come si regolerà l'allenatore con Simy, La Gumina e Pastina, i tre già esclusi dai convocati per Palermo in ragione di una scelta tecnica. L'orientamento pare sia quello di proseguire sulla stessa falsariga. Intanto scadono oggi pure i cinque giorni di tempo che aveva Nwankwo Simy per comunicare le motivazioni del blitz napoletano per gli ottavi di Champions, al fine di evitare che il richiamo ricevuto si trasformi in multa.
 

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