Benevento, in difesa Agostinelli si affida al ritorno di Glik

Il polacco è guarito da tre settimane

Glik, difensore del Benevento
Glik, difensore del Benevento
di Luigi Trusio
Venerdì 14 Aprile 2023, 10:39
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Agostinelli riparte dalla difesa a tre e da Kamil Glik. Il polacco è guarito da quasi tre settimane ma era stato accantonato da Stellone («Non è pronto»). Il quarto tecnico della stagione punta invece tutto su di lui per tentare l'ultimo, disperato assalto alla salvezza. L'idea del nuovo allenatore è quella di coinvolgere e responsabilizzare tutti i senatori, ma purtroppo non tutti al momento sono arruolabili. Anche nella doppia seduta di ieri Letizia, Schiattarella e Acampora non si sono allenati con il resto dei compagni. Stesso discorso per El Kaouakibi mentre Koutsoupias in mattinata si è aggregato al gruppo. Il marocchino è quello messo meglio, ieri pomeriggio ha svolto un lavoro differenziato con scatti e accelerazioni per cui potrebbe anche farcela a recuperare in extremis per domani. Preoccupano invece Letizia, Schiattarella e Acampora, che in questa settimana sul campo si sono visti poco o nulla. Ieri Schiattarella si è affacciato sul terreno di gioco per una corsetta blanda mentre il resto della ciurma disputava la partitella, troppo poco per immaginare che possa prender parte alla rifinitura odierna. Al suo posto giocherà Viviani, che ha scontato il turno di squalifica. Cosa che peraltro ha fatto anche Acampora, ma quest'ultimo è alle prese con un problema fisico e quindi a rischio forfait. Come Letizia, che però è fermo anche in un'ottica di salvaguardia dai malanni al ginocchio.

Il problema è che la sfida di domani con la Reggina di Pippo Inzaghi è senza appello. Il Benevento è già con un piede e mezzo nella fossa e se non vince può dire addio alle residue speranze di rimonta. Agostinelli sta provando fare il possibile per cercare di salvare il salvabile ma si tratta di un'impresa molto ardua. I punti di distacco dalla quota playout sono 5 con 18 ancora in palio. I giallorossi ora devono concentrare il proprio obiettivo sul Perugia, tenendo presente che lo scontro diretto all'ultima giornata gli consentirebbe di arrivare anche due punti dietro (e non tre perché significherebbe poi essere costretti a vincere con più di due gol di scarto visto che gli umbri si sono imposti 2-0 al «Vigorito» il 26 dicembre scorso). Sempre a patto che quelle che sono davanti non compiano anche loro una insperata rimonta (vedi Spal e Brescia, entrambe vincenti nell'ultimo turno), altrimenti tutto finirebbe con il complicarsi. La permanenza del Benevento è alimentata da una fiammella, frutto di una stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista: nell'allestimento dell'organico, nella scelta degli allenatori e nella gestione del mercato di gennaio, in cui il club è stato capace persino di peggiorare una situazione già drammatica.

Agostinelli più che l'ultima chance rappresenta il traghettatore ideale disposto a intestarsi una retrocessione ormai inevitabile. Dovrebbe imporsi nelle prossime 5 o 6 gare, considerando che finora il Benevento ha collezionato 6 vittorie in 21 partite. Insomma, serve un miracolo calcistico. Il tecnico tira dritto senza preoccuparsi più di tanto.



Ieri sera la squadra si è trasferita in ritiro a Venticano con un giorno d'anticipo e oggi è in programma la rifinitura. Annullata la rituale conferenza stampa pre-gara, che avrebbe dovuto fungere anche da presentazione del nuovo trainer. Porgli qualche domanda sarebbe stato utile anche per capire quali sono le sue intenzioni, ma forse il silenzio in questo momento è la scelta più opportuna. D'altronde lo stesso Stellone aveva riempito i suoi incontri con la stampa di belle parole e di teoria che però sul campo non si sono mai trasformate in pratica. Agostinelli la sua idea di calcio l'ha più volte spiegata in televisione, ma pontificare comodamente seduto in poltrona è una cosa, far assimilare i propri concetti da una squadra ben altro.
In ogni caso, da quello che trapela, il tecnico sarebbe orientato a non discostarsi molto dal 3-4-2-1 che era il sistema usato più spesso da Fabio Cannavaro. Il trio di retroguardia potrebbe essere Veseli-Glik-Tosca con Improta e Foulon sulle corsie in attesa di comprendere se Letizia può essere arruolabile. In mezzo Viviani e Karic favoriti. Sulla trequarti dovrebbero agire Tello e uno tra Ciano, Farias e Carfora, con ballottaggio Simy-Pettinari per il ruolo di terminale offensivo.
Nel frattempo il giovane Lorenzo Carfora è stato convocato dal tecnico della nazionale italiana Under 17, Bernardo Corradi, per uno stage a Novarello dal 17 al 19 aprile prossimi.
 

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