Dopo il lockdown chiuse con il calcio asiatico. Nel 2019 aveva vinto il campionato cinese sulla panchina del Guangzhou Evergrande ma la crisi del colosso finanziario proprietario del club lo spinse a mettere il punto a quella importante esperienza sul piano professionale e umano. Fabio Cannavaro ha appena ricevuto un invito dall'Asia. Dagli emissari della federazione della Corea del Sud, dopo l'esonero del commissario tecnico Jurgen Klinsmann, che ha pagato l'eliminazione dalla Coppa d'Asia ma anche - secondo i media locali - un atteggiamento di sufficienza, con lunghi periodi trascorsi lontano da quel Paese. Cannavaro sta riflettendo: accettasse, diventerebbe anche il ct di Kim Min-jae, il difensore del Bayern Monaco che ha vinto lo scudetto col Napoli. Dopo la conclusione del rapporto col Benevento un anno fa, Fabio aveva cercato un club italiano o europeo con cui ripartire. La proposta più concreta in questi mesi era arrivata dalla Turchia, quella del Besiktas. In Italia alcuni contatti e un sogno: allenare il Napoli. Rimasto tale perché non è scattata la scintilla con la famiglia De Laurentiis, né per il Napoli né per il Bari. La Corea del Sud è un'idea da valutare in queste settimane, prima di volare con la Nazionale negli Stati Uniti.
Cannavaro era stato sul punto di assumere due anni fa la guida della Polonia, la nazionale di Lewandowski e Zielinski, ma non firmò perché da via Allegri gli era stata quasi promessa una panchina azzurra.
Cannavaro e il suo team di professionisti proseguono a ritmo serrato i lavori al Centro Paradiso, dove il campione conta di aprire una Academy calcistica. L'ultimo sopralluogo nel giorno di Napoli-Barcellona insieme con l'avvocato Claudio Minghetti. Ad incoraggiare questo progetto sportivo e sociale anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha fatto visita alla struttura nei giorni scorsi, ricordando quando veniva qui come manager di Media Partners per incontrare Ferlaino e suo figlio Luca, responsabile dell'area marketing del club azzurro negli anni 90.