Siamo tornati alle origini, quando Dybala si metteva in testa di vincere le partite (da solo o quasi) e di quel giocatore non poteva fare a meno lui e non può farne a meno De Rossi. Perché quando le gare sono sporche, si mettono di traverso, si fatica a deciderle, ecco la mossa del campione che mette la polvere sotto il tappeto.
Roma-Torino 3-2: la partita
Dybala ne segna tre (la prima tripletta in giallorosso) e il Torino si deve arrendere, per forza, dopo una buona partita, giocata con coraggio e con carattere, mettendo in difficoltà una Roma diversa, più attenta e meno spettacolare del solito. La squadra di De Rossi prende tre punti pesanti, sale in classifica, un altro balzo verso la zona Champions, e ora è a due soli punti dall’Atalanta e a quattro dal Bologna.
Stavolta Juric tiene il colombiano più basso, portando spesso fuori posizione Mancini. Ne viene fuori una partita a scacchi, con la Roma che lascia il possesso al Toro, che si porta spesso al tiro nei primi quarantacinque minuti. I giallorossi fanno fatica e sbloccano il risultato solo su rigore sul finire della prima frazione (fallo di Sazonov su Azmoun), subendo subito il pari di Zapata, che beffa proprio Mancini nel gioco aereo in una delle rare sortite in area. De Rossi non cambia idee nemmeno nella ripresa, come aveva fatto a Frosinone e vince la partita grazie alla vena artistica di Dybala, che si inventa altre due reti in quindici minuti della ripresa. Il primo con un tiro dal limiti, il secondo con un diagonale dopo una scambio in area con Lukaku, che aveva rilevato Azmoun pochi minuti prima. C’è un altro rientro ed è l’esordio con De Rossi, quello di Sanches. Non certo un impatto positivo quello del portoghese, che fatica nelle rincorse e spesso è fori posizione. Da alcune sue leggerezze nascono il gol di Ricci (ultimo tocco di Huijsen), bravissimo, e una fuga verso l’area di Zapata, ben controllato da Mancini proprio mentre stava per scoccare il tiro, forse, del pareggio. Ma sarebbe stata una beffa. De Rossi esulta ancora: quinta vittoria in campionato su sei partite. Il dato negativo: la squadra continua a prendere gol, solo in due occasioni non è successo (Cagliari e Frosinone).