Reggina ko, Calil trascina la Salernitana al primo posto

Reggina ko, Calil trascina la Salernitana al primo posto
di Eugenio Marotta
Venerdì 14 Novembre 2014, 23:41 - Ultimo agg. 15 Novembre, 09:20
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REGGIO CALABRIA. Terza vittoria consecutiva per la Salernitana. L’anticipo del Friday night porta bene ai granata che espugnano il Granillo di Reggio Calabria col minimo sforzo, grazie al sempre più decisivo Calil.



Partita atipica, per più di un’ora in dieci contro dieci, col solito gran cuore messo in campo da Pestrin e soci contro una Reggina atterrita e contestata. Ma andiamo con ordine.

Menichini propone un compatto 3-4-1-2 con due terzini – Colombo e Franco – ad agire sulle fasce alte. Motore nuovo, in attesa di un rodaggio che non fa in tempo ad arrivare. Perché non s’arriva nemmeno al quarto d’ora e saltano gli schemi in un susseguirsi di emozioni: al 12’ i granata passano in vantaggio al primo vero affondo con Calil, ben imbeccato da Negro e tenuto in gioco dalla disattenta coppia centrale amaranto.



Appena due minuti più tardi, Tuia impiatta la frittata che aveva iniziato a cucinare qualche minuto prima con un giallo ingenuo: fallo da ultimo uomo su Insigne e rosso diretto. Il reggino Rizzo, però, ricambia subito il favore mandando a quel paese l’arbitro e ristabilendo la parità numerica quando non è scoccato neppure il ventesimo. Calil arretra così a fare la mezzala nella replica degli esperimenti fatti con Matera e Catanzaro, finirà per figurare ancora una volta bene anche in fase di copertura; Colombo e Franco, inoltre, tornano ai loro compiti abituali per un 4-3-2 che viene copiato da Cozza con l’arretramento di Insigne in mediana.



Reggina volenterosa e alla costante ricerca di fraseggi veloci dalla trequarti in su, ma nei momenti clou tremano le gambe, visto il momento difficile in casa amaranto. Il gelo del Granillo non aiuta, la Salernitana ringrazia, controlla ma resta bassa e non riparte in contropiede come dovrebbe, lasciando il pallino ai padroni di casa. Che non ne approfittano, anzi sbagliano pure troppo in fase di disimpegno. È il solo duo Louzada-Di Michele, nonostante la carta d’identità di quest’ultimo, a predicare nel deserto. Durerà meno di un’ora.

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