Liverani, un mese alla Salernitana: un solo punto e poche certezze

Con il Lecce a caccia della prima vittoria

Fabio Liverani
Fabio Liverani
di Pasquale Tallarino
Venerdì 15 Marzo 2024, 07:09 - Ultimo agg. 17:51
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La sfida al Lecce coincide con il primo mese di partite di Fabio Liverani alla guida della Salernitana. Un mese nel quale ha già fatto il pieno di difficoltà, di tentativi, di ultime spiagge e nuove campanelle. La proprietà gli ha dato tempo, il dg Sabatini lo ha scelto e lo ha difeso. Lui è passato in 30 giorni - debuttò il 16 febbraio - dalla difesa a tre alla linea a quattro. Ha anche detto che per fare qualcosa di diverso bisogna allenare qualcosa di diverso: ha fatto i conti con l'infermeria, con la ruggine su muscoli e articolazioni di Boateng e Manolas, con la costipazione di Fazio. Ha dichiarato di ambire allo spareggio salvezza ma pure questa speranzella è fortemente a rischio, anzi pare una chimera. Dunque adesso, mentre regge in mano la spugna che non butta, l'allenatore dice che la Salernitana deve ambire al migliore finale possibile, dando un senso a tutte le partite.

L'orizzonte è la prossima, la meta è una vittoria.

Se non c'è almeno la base sulla quale costruire un abbrivio, come si può reggere il palazzo della rimonta che sognava al suo arrivo? Ha avuto Dia per pochi giorni, poche ore, poi lo ha perso. Aveva fatto una promessa ed è stato di parola: la sua legge è uguale per tutti, senza eccezioni e senza prime donne. Adesso è pure un teste nella causa che la Salernitana ha intentato contro Dia. In un mese, dopo aver esordito contro «l'ingiocabile» Inter e dopo aver messo insieme un punto contro Monza, Udinese e Cagliari, ha già dovuto reggere l'urto delle prime domande inevitabili, scontate, perché la squadra non gira ancora e non ottiene punti. È naturale che accada, nella condizione nella quale si trova la Salernitana.

Sabatini glielo aveva anticipato: aveva un pomeriggio per dirgli che la sua squadra avrebbe potuto salvarsi o meno. Così Liverani ha già dovuto precisare che non intende dimettersi: «Perché dovrei? Prenderei in considerazione questo scenario, se la squadra non giocasse al calcio ma c'è stata la prestazione», ha detto dopo la sfida all'Udinese al microfono di Dazn. Poi ha dovuto giustificare la scelta della difesa alta, altissima, fino a centrocampo contro il Cagliari. Non ha il regista e ne aveva bisogno. In campo ha ruotato gli stopper ma non ha ammirato interpreti che abbiano la consapevolezza di un pallone dell'ossigeno, che difendano come se non ci fosse un domani. In Sardegna ha dovuto fare i conti con «gli infortuni» di Fazio, come li ha definiti. Ha detto che, ad occhio, deve dare fiducia ancora a due, tre giocatori.  

E in questo casting sta inserendo Gomis, forse Martegani, forse Vignato e chissà se pure Costil. Contro il Lecce, Liverani festeggerà un mese di panchine granata. Affronta il suo passato felice, fatto di sole, mare, vento e promozioni. È stato allenatore del Lecce tra il 2017 e il 2020, portando i giallorossi dalla Serie C alla Serie A. Alla guida dei salentini nel massimo torneo ha raccolto 9 vittorie, 8 pareggi e 21 sconfitte, retrocedendo al termine del campionato 2019/20. La Salernitana gli chiede di vincere e lui vuole provare ad ottenere il primo successo da quando l'allena. Il timore e il rendimento negativo prolungato tolgono certezze e consapevolezza ma basterebbe un pizzico di lucidità nel gruppo per comprendere che davanti c'è un'avversaria comunque in difficoltà. 

 

Insieme alla Salernitana e al Frosinone, il Lecce è la squadra che ha guadagnato meno punti nelle 10 gare disputate da inizio gennaio 2024 in Serie A. Il Lecce è pure la squadra che ha segnato meno volte in questo periodo: 6. Con Zanoli e Bradaric sulle fasce della difesa a quattro, Gomis favorito su Basic per la sostituzione dello squalificato Kastanos nel centrocampo a tre (Maggiore e Coulibaly gli altri titolari), Candreva in vantaggio su Vignato per fare il trequartista e poi Weissman-Tchaouna coppia d'attacco, la Salernitana spera di sfatare il tabù Arechi: ha perso le ultime 5 gare casalinghe di fila e solo una volta in A è andata oltre (6 ko di fila, tra ottobre 2021 e gennaio 2022).

Nella gara a chi fa peggio, il Lecce presenta i propri numeri: è una delle due squadre, insieme al Frosinone, che non ha ancora vinto fuori casa in questo campionato. In totale, un solo successo nelle ultime 21 trasferte. Report biglietti: ne sono stati venduti 3700, mille dei quali a studenti e scuole calcio. 37 tifosi ospiti. 

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