Salernitana, il Volpe provvisorio si fa anche in Serie B

La Regione Campania annuncia l'inizio dei lavori in estate

Il presidente della Salernitana Iervolino
Il presidente della Salernitana Iervolino
di Alfonso Maria Avagliano
Mercoledì 13 Marzo 2024, 08:40 - Ultimo agg. 11:44
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La più che probabile retrocessione in B della Salernitana frenerà la realizzazione dello stadio provvisorio al Volpe e la contestuale ristrutturazione generale all'Arechi? Non secondo i piani della Regione Campania, che dirige l'orchestra e prosegue nel percorso che prevede l'inizio dei lavori in estate.

«Si sta andando avanti regolarmente», dice il primo cittadino di Salerno, Vincenzo Napoli, sollecitato sull'argomento Salernitana ieri mattina a margine di un evento. «Purtroppo la squadra ha avuto una pessima stagione, c'è dispiacere e apprensione. Spero che la società riesca a riorganizzarsi per fare in modo da riproporsi autorevolmente nello scenario sportivo italiano».

«Faccio solo delle osservazioni di buonsenso, dettate più dalla partecipazione emotiva che da aspetti tecnici e calcistici sui quali, come ho sempre confessato, non ho alcuna competenza», le parole del sindaco. Che commenta così le voci di un possibile distacco da parte del presidente Iervolino: «Fermo restando che i movimenti societari sono nell'autonomia della proprietà e la politica farà bene a non intercedere, seguiremo il tutto con attenzione e daremo eventualmente il nostro contributo, se richiesto, in termini di idee e suggerimenti.

Siamo rispettosi delle prerogative della società. Per quanto di nostra competenza, monitoreremo con disponibilità e buona volontà».

Per più di un tifoso le lungaggini sulle faccende riguardanti le strutture (si veda il caso curva nord), i rimpalli, la mancata concessione della gestione totale ed ultradecennale dell'impianto potrebbero aver tolto motivazioni all'imprenditore palmese. «La politica non c'entra, il mio stato d'animo deriva dalla mancanza dei risultati e dagli ultimi episodi accaduti», rispondeva tre mesi fa Iervolino - mogio - nella sua finora ultima conferenza stampa, riferendosi agli striscioni a lui “dedicati” in giro per la città. Al salto indietro calcistico non corrisponderà un rallentamento dei progetti di Vincenzo De Luca per il Principe degli Stadi.

Da palazzo Santa Lucia i bene informati assicurano che “nulla cambierebbe”. La piazza attende. Come è noto, l'intenzione è di realizzare uno stadio provvisorio sull'area dove sorge il campo Volpe, che ospiterebbe la Bersagliera per due stagioni; nel mentre, l'Arechi sarà praticamente rifatto.

Proprio sabato scorso a Cagliari i dirigenti granata, con l'ad Milan in testa, hanno scrutato con grande attenzione l'Unipol Domus, la suddivisione degli spazi interni, le qualità della struttura con pregi e difetti, per capire come muoversi quando anche Salerno sarà nella stessa situazione. In Sardegna l'impianto smontabile è stato costruito nel parcheggio del vecchio Sant'Elia, che giace abbandonato di fianco: doveva essere per poco tempo la casa dei rossoblù, giunti invece alla settima stagione lì senza una concreta via d'uscita. La Salernitana e i suoi tifosi sperano di non imitarli e che Salerno rappresenti un esempio virtuoso.

L'Arus guida la macchina e c'è volontà di avere un Volpe temporaneo da 15mila posti entro fine anno; il progetto è realizzato in house ed entro il prossimo mese dovrebbe essere pubblicata la gara per l'assegnazione dei lavori, completabili in soli sei mesi. Bonifica dell'area (con demolizione delle vecchie cisterne) e costruzione delle strutture in muratura che resteranno anche dopo lo smontaggio delle parti prefabbricate o in tubi innocenti sono le azioni che impiegheranno più tempo, assieme alla realizzazione di una nuova strada di accesso da via Allende. Il costo complessivo sarà di circa 20 milioni.

La situazione Arechi viaggerà contemporaneamente: in corso di completamento la verifica della progettazione definitiva (firmata Buromilan), anche in tal caso entro aprile si immagina l'approvazione per poi mandarla in appalto. Se non ci saranno ricorsi o altri problemi, si conta anche lì di aprire il cantiere in estate per terminare nei primi mesi del 2026.

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Il costo totale sfiorerà i 115 milioni. Con quali soldi? La Regione potrebbe parzialmente contare anche sui fondi di sviluppo e coesione, al centro di recenti polemiche politiche, per i quali s'intravedono spiragli di ottimismo. Il cronoprogramma per l'Arechi prevede 540 giorni di lavoro con turni tripli. Se tutto filasse liscio, per le prime di campionato 2024/25 la Salernitana potrebbe dover giocare a Bari o Benevento, a meno che non si decida di far slittare l'inizio degli interventi per attendere la consegna del Volpe che, una volta smontato lo stadio, dal 2026 resterebbe a disposizione della collettività come struttura riqualificata.

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