Avellino playoff Serie C: test amichevole per Pazienza

Caloroso è stato il tributo riservato a Michele Marconi

Avellino playoff Serie C: test amichevole per Pazienza
Avellino playoff Serie C: test amichevole per Pazienza
di Marco Ingino
Mercoledì 8 Maggio 2024, 11:35
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Gambe pesanti e ritmi blandi. La conferma che la squadra di Michele Pazienza ha in questa ultima settimana lavorato sodo è arrivata da quanto visto in campo nell'amichevole in famiglia disputata, ieri pomeriggio, al Partenio Lombardi.

Davanti a poco più di duecento tifosi sistemati in tribuna Montevergine, il tecnico di San Severo ha mischiato le carte impiegando tutti gli effettivi a sua disposizione ad eccezione di Thiago Cionek, Pasquale Pane e Michele Rocca che hanno preferito gestirsi svolgendo solo qualche esercizio a bordo campo. In realtà anche tanti altri che sono stati impiegati in una delle due formazioni avrebbero evitato volentieri lo sforzo fisico apparso palese, nella maggior parte dei protagonisti, fin dalle prime battute.

Particolarmente lenti e prevedibili nelle giocate, perché chiaramente appesantiti dai carichi di potenziamento effettuati negli ultimi giorni, sono apparsi soprattutto Dall'Oglio, Armellino, Patierno, Ricciardi, Tito e Liotti.

Davvero pochi i loro spunti in un test durato meno di un'ora con due squadre miste che sono state persino mescolate dopo l'intervallo. Inizialmente, anche per sperimentare qualcosa di diverso dal punto di vista tattico, Pazienza ha contrapposto la squadra A, disposta con il classico 3-5-2, a quella B, schierata con uno sperimentale 4-3-1-2. Impossibile decifrare quale delle due potesse essere considerata quella titolare anche perché lo staff tecnico ha provato a bilanciare le forze componendo due formazioni equilibrate.

In quella che ha vinto per 5 a 0 la partitella, inizialmente, Ghidotti è andato tra i pali con davanti Llano, Susko Ngose, Rigione e Tito, mentre in mediana De Cristofaro, Palmiero e Pezzella hanno supportato l'azione di Sgarbi posizionato a ridosso delle punte Gori e Marconi. Dall'altra parte, invece, a protezione di Pizzella la difesa a tre ha visto Cancellotti e Frascatore essere coordinati da Mulè con sugli esterni Ricciardi e Liotti a tentare vanamente di spingere senza essere sorretti adeguatamente dalle loro gambe. Lento e impacciato, come detto, è apparso il centrocampo con Dall'Oglio, Armellino e D'Ausilio che hanno faticato non poco per servire qualche pallone interessante allo smanioso Russo che ha agito a supporto dell'affaticato Patierno.

Non a caso, già al terzo minuto, dopo che l'improvvisato arbitro Pagotto ha concesso a Gori la possibilità di beffare per la prima volta con un pallonetto Pizzella in sospetta posizione di off side, il pallino del gioco è stato quasi sempre tra i piedi dei giocolieri Pezzella e Palmiero che hanno spesso trovato facile appoggio alle loro giocate in Sgarbi e lo stesso Gori.

L'ex viola, a dimostrazione di essere tra i pochi già in forma playoff, dieci minuti dopo ha raddoppiato con una conclusione dal limite di destro che ha strappato l'applauso dei presenti. Senza Var e assistenti di linea, Gori ne ha approfittato per provare a calare addirittura il tris ma, dopo aver superato in uscita il portiere, è riuscito nell'impresa di sbagliare a porta vuota strappando lo stesso sorrisi e applausi agli stessi compagni di squadra.

Caloroso, sul finire della prima frazione, è stato infine il tributo riservato a Michele Marconi che ha trasformato con freddezza un rigore concesso per fallo su Sgarbi. L'ex Sudtirol nella ripresa ha lasciato la contesa cedendo il posto al giovane Tozaj con Gori dirottato nella squadra che fino a qualche minuto prima aveva castigato. A provare a innescarlo, almeno in un paio di occasioni con dribbling apprezzabili, ci ha pensato Lores Varela riapparso agli occhi dei tifosi dopo il lungo infortunio.

L'uruguaiano di passaporto spagnolo, insieme a Raffaele Russo, è stato tra i pochi che nella ripresa inventato qualcosa anche se in gol sono andati sempre gli avversari con De Cristofaro, entrato addirittura con il pallone in porta, e Pezzella, quanto mai smanioso di far notare la sua presenza ad un attento Michele Pazienza, con una rabona d'autore.

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