Benevento, ultima sfida con la testa ai play off

Auteri ha la chanche per chiudere al secondo posto, Ciciretti vero il forfait

Benevento, ultima sfida con la testa ai play off
Benevento, ultima sfida con la testa ai play off
di Luigi Trusio
Mercoledì 24 Aprile 2024, 09:23
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L'idea è quella di chiudere in bellezza, ma se non dovesse arrivare il secondo posto non sarebbe un dramma: la terza piazza consentirebbe al Benevento di entrare in gioco una settimana prima (l'11 maggio) e di non stare fermo per 21 giorni. Questo sempre ammesso che gli spareggi non slittino per via del ricorso del Taranto. Dopo il ricorso annunciato dai pugliesi (contro la penalizzazione di quattro punti in classifica inflittagli lo scorso 7 marzo per violazioni di natura amministrativa, confermata dalla Corte d'Appello federale), che si sono rivolti al Collegio di garanzia del Coni, la Lega Pro starebbe valutando lo spostamento dei playoff di C.

Al momento non si conosce ancora la data dell'udienza ma i vertici della Lega vogliono giocare d'anticipo al fine di tutelare le società e garantire la massima regolarità della post-season. Del resto, un'eventuale accoglimento del ricorso, parziale o totale, del club rossoblù, muterebbe la parte alta della classifica e, di conseguenza, la griglia degli stessi playoff.

Una situazione complessa che va gestita al meglio onde evitare di danneggiare le società che dovranno partecipare. In ogni caso il Taranto, ad oggi, non ha ancora depositato il ricorso, non essendo ancora state rese note le motivazioni del respingimento del precedente (dovrebbero essere rese note all'inizio della prossima settimana): il successivo reclamo verrà predisposto alla luce di quelle che saranno tali motivazioni, per cercare di recuperare almeno due punti. Per quanto il Collegio di garanzia del Coni intenderà riunirsi in tempi rapidi considerata l'urgenza del caso, la sospensione dei playoff sarà inevitabile, come già accaduto in passato con il ricorso del Siena.

La data di inizio della post-season potrebbe pertanto scivolare in avanti di 10/15 giorni. E quindi lo stop imposto alle squadre più alte in classifica diventerebbe ancora più lungo.

Dunque, se il Benevento arrivasse secondo, il rischio sarebbe di entrare in gioco, anziché il 18 maggio, addirittura ai primi di giugno. E siccome i giallorossi hanno ritrovato il gol con gli attaccanti e stanno vivendo un buon momento di forma, sarebbe opportuno cavalcare l'onda e tornare in campo quanto prima dopo Catania. In Sicilia la pressione sarà tutta addosso ai padroni di casa. Certo, ci sarebbe la soddisfazione di riprendersi il secondo gradino della classifica ai danni dell'Avellino, sorpassando gli irpini all'ultima curva. Ma c'è anche il pericolo di profondere uno sforzo inutile (tra l'altro mettendo a rischio anche i diffidati, e cioè Paleari, Capellini, Talia, Nardi e Ferrante, che nel caso rimediassero un cartellino giallo al «Massimino» sarebbero costretti a saltare la prima gara di playoff) perché se i biancoverdi battono in casa il Crotone, la vittoria a Catania sarà servita a poco o nulla, se non come iniezione di fiducia per tenere alto il morale.

Ieri, intanto, nella seduta a porte aperte, out Improta e Rillo, differenziato per Ciciretti, che ha lavorato a bordo campo con il riatletizzatore Adriano Bianchini. Anche lui va verso il forfait. Nel corso della partitella problemi per Berra e Pinato (polpaccio), entrambi usciti anzitempo. Per entrambi non dovrebbe essere nulla di grave, anche se il centrocampista verrà valutato meglio stamani.

I tifosi

La prevendita per il settore ospiti è partita ieri: già venduti 40 biglietti. La Curva Sud ha diffuso una nota per spiegare alcuni fatti accaduti prima, durante e dopo il derby di Avellino. «La tifoseria irpina ha esposto uno striscione che riguardava uno dei nostri massimi esponenti, che si era scattato una foto nella curva del "Partenio" qualche giorno prima della gara, come fa in tutti gli stadi d'Italia dove poi gioca il Benevento, che non può seguire a causa di una diffida. Giorni dopo ha ricevuto un foglio di via obbligatorio di 3 anni, e ciò testimonia l'impegno degli avellinesi in proiezione di provvedimenti contro gli ultras avversari. Segno di assenza di mentalità e spirito ultras. Quanto al presunto ingresso copiato, torce e fumogeni restano prassi consolidata di tutte le tifoserie. In riferimento all'adesivo antisemita creato per l'occasione, dimostra assenza di etica ultras».

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