Il sogno playoff da una parte, l'incubo play out dall'altro. Potenza e Giugliano, che si affronteranno domani allo stadio Viviani del capoluogo lucano (fischio d'inizio alle 18,30), vivono momenti e stati d'animo completamente diversi. La squadra di Bertotto, reduce dal successo in extremis con il Messina, è tra le più in forma del girone ed è lanciatissima nella zona medio-alta della classifica; quella di Marchionni, invece, deve riscattare la brutta prestazione di Torre del Greco, culminata con una sconfitta di misura, e racimolare punti pesanti per non essere risucchiata nei bassifondi della graduatoria.
I gialloblu si presenteranno al Viviani ancora una volta senza Giorgione, Diop e Barba, assenti ormai da diverse settimane.
Alla vigilia della sfida non sono passate inosservate le parole del presidente gialloblu Alfonso Mazzamauro. «Siamo in linea con gli obiettivi stagionali - sottolinea - Stiamo lavorando bene e sono estremamente contento del lavoro dei dirigenti, del tecnico e della squadra. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto avere qualche punto in più». Il massimo dirigente è tornato anche sulla scelta di affidare la guida tecnica a Valerio Bertotto, subentrato in autunno a Raffaele Di Napoli: «Una decisione ponderata - dice Mazzamauro - Va dato atto al direttore sportivo Amodio di aver fatto una scelta non semplice, non banale: ha creduto nella professionalità di Bertotto e nelle sue idee di gioco». Sugli obiettivi futuri, Mazzamauro ha le idee chiare: «Siamo in un girone difficilissimo, ricco di squadre attrezzate e blasonate. Vogliamo fare un punto in più rispetto alla scorsa stagione. Centrare i playoff sarebbe un traguardo importante: darebbe merito al grande lavoro, agli sforzi compiuti dalla società e lustro alla città di Giugliano».
Non sono mancati riferimenti al tema tifosi e presenze allo stadio De Cristofaro: «Ci saremmo aspettati qualcosa in più a livello di presenze - ammette Mazzamauro - Noi, come proprietà, abbiamo fatto la nostra parte: abbiamo investito tanto sulla città e sullo stadio. La squadra sta facendo benissimo e merita tutto il sostegno. Ci possono essere tante ragioni, almeno di questi tempi, per non essere presenti allo stadio, ma ve ne sono tante altre, in questo particolare momento storico, per essere al De Cristofaro e sostenere la squadra».