Cannavaro nuovo allenatore Udinese: la partita scudetto e la sfida a De Laurentiis

A inizio maggio affronterà la squadra che avrebbe voluto allenare

Fabio Cannavaro sulla panchina del Guangzhou
Fabio Cannavaro sulla panchina del Guangzhou
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Lunedì 22 Aprile 2024, 17:30 - Ultimo agg. 23 Aprile, 07:36
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Soltanto uno che non ha paura dei rischi poteva accettare questa sfida. Cinque partite e 18 minuti per salvare l'Udinese. Fabio Cannavaro, a poco più di 50 anni, ha accettato di tornare in panchina perché non ne poteva più di aspettare. Anche una chance come questa andava bene per riprendere il contatto con una squadra, preparare una partita, sentire l'adrenalina salire, abbracciare i ragazzi dopo una vittoria o consolarli dopo una sconfitta. Debutterà contro De Rossi, nel recupero di Udinese-Roma: amici da sempre, legati a vita dalla vittoria del Mondiale 2006.

E la prima di maggio sarà contro il Napoli, la squadra in cui è cresciuto ma soprattutto quella che avrebbe voluto allenare. E sarà una partita particolare, a un anno dalla festa scudetto degli azzurri e di Spalletti, celebrata proprio in Friuli dopo l'1-1 e il gol di Osimhen

Ricorderete Fabio seduto vicino a De Laurentiis durante Napoli-Empoli dello scorso novembre, l'ultima di Garcia in panchina. Sembrava il segnale di un imminente avvicendamento, invece il presidente del terzo scudetto non prese in consideraizone la sua candidatura, affidandosi a Mazzarri, usato rivelatosi poi non sicuro. E Fabio? La mancata occasione di allenare il Napoli vissuta come un tormento.

Perché non posso realizzare questo sogno? Cannavaro lo chiese anche a De Laurentiis, che gli avrebbe spiegato di non vederlo ancora pronto per un impegno come questo. Gli avrebbe offerto, a distanza di poche settimane, la panchina del Bari, prima di assumere Iachini, con un'offerta bassissima attraverso il direttore sportivo Polito, pensando a un suo rifiuto a una proposta da 50mila euro.

E invece Fabio accettò ma non venne assunto.

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A inizio maggio, sulla panchina bianconera, giocherà contro il Napoli e i sentimenti. «Ma io il Napoli prima o poi lo allenerò», ha detto in un'intervista radiofonica nella scorsa settimana. Gli sarebbe piaciuto allenarlo subito, magari ripercorrendo il cammino di De Rossi a Roma. Ma è rimasto un sogno.

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