Conte al Napoli, sono ore decisive: contratto da 6 milioni più bonus

Pioli resta il piano B del presidente azzurro

Antonio Conte
Antonio Conte
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Mercoledì 15 Maggio 2024, 07:03 - Ultimo agg. 21:00
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L’asso nella manica. Aurelio De Laurentiis imbocca l’autostrada del Mi-To e intanto tiene stretto tra le mani il poker di nomi da cui conta di tirare fuori il jolly che avrà il compito di allenare il Napoli nella prossima stagione. Quella del riscatto. Ieri mattina, il patron della Filmauro era a Milano e secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe stato un nuovo forte sondaggio su Antonio Conte per valutare l’ipotesi di affidargli il testimone e rialzare la squadra dopo i disastri di questa stagione. L’ex Ct della Nazionale è tornato prepotentemente in auge come nuovo nocchiero azzurro a pochi minuti dal triplice fischio finale della gara di sabato scorso con il Bologna al Maradona che ha sancito l’ennesima figuraccia in casa degli ormai ex campioni d’Italia. A dire il vero Conte è sempre stato il primo della... lista. Il sogno di una notte di mezza estate che Adl sta accarezzando da tempo e che ha provato a portare sulla panchina del Napoli nei giorni della rivoluzione di ottobre (post Garcia) così come pure per il dopo Mazzarri. 

Secondo alcune indiscrezioni emissari dal patron azzurro avrebbero sondato l’allenatore pugliese direttamente a Torino, dove vive anche la mamma dell’ex Ct della Nazionale. In terra sabauda tra l’altro c’è anche il nuovo diesse in pectore Giovanni Manna che ormai aspetta soltanto il via libera della Juventus (con cui è ancora sotto contratto) per essere ufficializzato dietro la scrivania azzurra. De Laurentiis da Milano è rientrato nel primo pomeriggio a Roma per fare il punto della situazione con il suo stato maggiore. L’operazione Conte sarebbe certamente quella più onerosa tra le trattative imbastite finora dal patron della Filmauro. Non solo per il cachet dell’ex Tottenham, ma anche per il suo staff. Si parla di cifre vicine ai sei milioni di euro (escluso bonus) per almeno due anni, con opzione unilaterale da parte del club per l’anno successivo. Poi c’è il nodo dell’eventuale buonuscita in caso di “divorzio”. Si tratta. Conte aveva strizzato l’occhio anche al Milan ma sembra che il Diavolo abbia altri progetti per il dopo Pioli.

Il jolly

Già, Stefano Pioli. L’allenatore emiliano è molto di più di una valida alternativa. Il tecnico sembra avere il physique du role per gestire una piazza come Napoli ed un presidente come De Laurentiis. Adl lo stima, lo tiene in grande considerazione e probabilmente aspetta soltanto che risolva il suo contratto con i rossoneri per sferrare l’assalto decisivo. Pioli ha ancora un anno con il Milan (a circa 4 milioni a stagione), ma ha già preparato le valigie: tra pochi giorni si incontrerà con la proprietà per discutere in che modo congedarsi senza sbattere i pugni sul tavolo. Che tradotto in parole povere significa trattare l’incentivo all’esodo per rescindere il contratto e prendere in considerazione l’offerta di altri club. Il Napoli su tutti. Pioli, infatti, non intende restare sul divano la prossima stagione ed il club azzurro è alla finestra.

I gemelli diversi 

Copia-incolla anche per Vincenzo Italiano e Gian Piero Gasperini: gemelli diversi per filosofia, modulo e metodi di lavoro.

Entrambi completano il casting del presidente del Napoli alla voce allenatore del futuro. Italiano è un vecchio pallino del presidente. L’allenatore di origini siciliane, prossimo avversario degli azzurri venerdì a Firenze, ha già comunicato l’intenzione di lasciare la Viola nonostante il club di Commisso potrebbe esercitare l’opzione di rinnovo automatico per un altro anno. Così non sarà (pare ci sia un gentlemen's agreement tra le parti). Ma se anche così non fosse, l’allenatore potrebbe comunque liberarsi con una penale di un milione di euro. E questo potrebbe essere un “verbo difettivo” nel vocabolario di De Laurentiis. Infine, ma non certo per ultimo, Gasperini. Tra l’allenatore dell’Atalanta ed il patron del Napoli continuano gli ammiccamenti e si sprecano i complimenti. Ma prima che si arrivi ai contratti bisognerà necessariamente aspettare la fine di una stagione monstre della Dea, stasera in finale di coppa Italia contro la Juve, poi in finalissima di Europa League e in piena corsa per un posto in Champions.

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