L’idea di restare come vice, non fa fare salti di gioia a Calzona. Ma anche l’idea di fare uno sgarbo alla Slovacchia che gli ha dato il permesso di venire qui non gli va giù. Ed è per questo che ieri, tra l’intristito e l’infastidito, ha respinto l’idea di rimanere nel Napoli nel vecchio ruolo di assistente. Non solo perché c’è un impegno con la federazione di Hamsik fino al 2026. Per lui, in ogni caso, sarebbe un passo indietro nella carriera, ma che a 55 anni a fine stagione prenderà, in ogni caso, in considerazione.
«De Laurentiis non me lo ha chiesto». È ormai convinto di meritarsi ben altra chiamata, il tecnico di Vibo Valentia, ma alla fine rifletterà davanti all’ipotesi che sta facendo De Laurentiis di voler confermare lo staff tecnico attuale ma affiancandolo al nuovo allenatore. Intanto, il club azzurro si terrà stretto Francesco Sinatti, il suo preparatore atletico. Facendo carte false. Calzona, eterno secondo, ma anche quarto e quinto nella sua carriera, crede adesso di meritare ben altro ruolo: anche nel Napoli, certo. Ma ovvio le sue carte non può e non deve scoprirle: lui ha un accordo con la Slovacchia che prevede che, terminati i tre mesi col doppio incarico, torni a tempo pieno con la federazione di Bratislava. E che dopo l’Europeo si metta al lavoro per la qualificazione al Mondiale.
L'erede
Il futuro è adesso, tanto non cambia nulla con l’Europa League e la Conference. Ovvio, si può inseguire il crollo della Roma, ma il sogno è legato solo al secondo tempo di Monza. E una rondine, questo Napoli lo ha ben insegnato, non fa primavera. Ieri emissari azzurri sono stati a Rotterdam: il Feyenoord ha strapazzato per 6-0 l’Ajax ma Gimenez non ha segnato. Hancko ha giocato come terzino sinistro e questo è un altro appunto interessante sull’agenda del ds in pectore, Manna. Già, Hancko è una trattativa molto calda, iniziata da qualche settimana dopo che anche Calzona ha fornito una relazione positiva sul difensore slovacco. Su Santiago Gimenez c’è una riflessione: il Feyenoord vuole 60 milioni e c’è già l’asta. Motivo per cui, De Laurentiis vuole attendere ancora prima di andare all’assalto. Intanto, aspetta che arrivi la cessione di Osimhen: nei prossimi giorni alla Filmauro c’è un vertice per capire se il Psg o il Chelsea sono disposti a versare la clausola (come fece la Juventus per Higuain) oppure serve una trattativa. Come in tutte le cose che riguardano il nigeriano, le cose non sono ancora chiare. Il Barcellona - in piena baraonda finanziaria - prepara due offerte: per Lobotka e Kvaratskhelia. De Laurentiis ha già detto di no agli emissari catalani. Prossimi giorni decisivi per il rinnovo di Kvara: 3-4 milioni all’anno e prolungamento fino al 2028. Di Lorenzo chiederà un incontro a bocce ferme: senza garanzie sul progetto per il futuro, ha anche lui un’offerta dalla Premier per cambiare aria. Ma non intende restare in Italia. Il prossimo tecnico porterà con sé a Dimaro Gaetano, Caprile e Folorunsho: si potrebbe ripartire da loro tre. Meret? Dubbi sulla sua permanenza. Pastorello, il suo potente agente, vuole discuterne con De Laurentiis.