Kvaratskhelia, contro la Fiorentina il sigillo sul futuro

Il georgiano ad un gol dal suo record: si tratta sul prolungamento. Khivicha piace a Psg e Barça, ma DeLa prova a blindarlo. Occhi su Greenwood

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 19 Maggio 2024, 07:49 - Ultimo agg. 18:59
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La firma di Kvaravaggio nella terra dei... Medici. Quella pennellata di Kvaratskhelia sul rettangolo (verde) dell’Artemio Franchi di Firenze è valsa venerdì scorso il pareggio del Napoli contro la Viola ed ha celebrato ancora una volta il genio del talento georgiano capace di segnare e... disegnare una parabola stupenda - direttamente su calcio di punizione - che non ha dato scampo a Terracciano. Per Khvicha si tratta dell’undicesimo sigillo stagionale in campionato. Un gol che è anche un biglietto da visita per il suo futuro che è tutto ancora da decifrare. E da scrivere (alla voce prolungamento/adeguamento del contratto). Una rete d’antologia che è anche una risposta implicita alle ultime dichiarazioni di De Laurentiis sul suo conto. («Il signor Kvaratskhelia non ha segnato da novembre a marzo», ha detto il patron proprio giovedì scorso alla vigilia del match con la Fiorentina parlando del georgiano e della squadra durante la presentazione dei ritiri estivi del Napoli). Al tempo.

Il numero 77 azzurro è una delle poche certezze del Napoli, nonostante la stagione disastrosa degli ormai ex campioni d’Italia. Kvara resta comunque una garanzia ed è ad una sola rete dal suo record stagionale dello scorso anno, quando fece sgranare e stropicciare gli occhi un po’ a tutti al suo esordio nel campionato italiano. Allora si faceva fatica a pronunciare finanche il suo cognome. Poi, però, lo hanno declinato a menadito. In primis i difensori avversari, incapaci comunque di arginare gli sprint, le accelerazioni, gli strappi, le folate, i gol e gli assist dell’attaccante che gli sono valsi il titolo di miglior giocatore della serie A. Oltre che essere stato uno dei protagonisti assoluti ed indiscussi dello scudetto azzurro, oltre alla candidatura per il pallone d’oro e tanti, tanti, altri riconoscimenti per l’attaccante 23enne che ha ottenuto pure una qualificazione storica con la sua Nazionale ai prossimi Europei in Germania. Si dice che dopo un exploit è sempre difficile confermarsi. Ne sa qualcosa proprio il Napoli. Kvara però ci è riuscito. Tra alti e bassi, infatti, l’esterno offensivo è stato in grado di mantenere i suoi standard. Certo, con gli avversari che ormai lo conoscono a memoria: lo raddoppiano, talvolta lo triplicano e non disdegnano di usare le maniere forti complice spesso anche un’eccessiva tolleranza arbitrale. Nonostante tutto, nonostante un calo fisiologico, qualche passaggio a vuoto e l’annus horribilis del Napoli la stella georgiana ha continuato a splendere nel firmamento dei top player europei. Non è un caso che si siano fatti avanti squadre del calibro del Barcellona e del Psg per tentare di strapparlo al Napoli.

Il braccio di ferro

Sul piatto della bilancia ci sono tanti soldi (il club francese è pronto a sborsare 80 milioni più una contropartita tecnica) e la prospettiva della super Champions come vetrina europea che alletterebbe chiunque. Kvara però non ha mai fatto mistero del suo legame con il Napoli e la situazione è tutta in divenire. Khvicha è legato al club azzurro fino al 2027, ma ha anche un ingaggio tra i più bassi della rosa dei senatori del Napoli (1,5 milioni a stagione). Il suo agente, Mamuka Jugeli, ha sapientemente preparato il terreno durante l’anno, lanciando messaggi più o meno diretti sul futuro del suo assistito. «Tutto si deciderà a fine stagione»: è stato il leit motiv degli ultimi mesi da parte del manager del georgiano. Ci siamo, il campionato è agli sgoccioli ed è tempo di tirare le somme. De Laurentiis sa bene che per blindare il suo diamante più prezioso deve chiuderlo in una cassaforte a doppia/tripla mandata. Che tradotto in soldoni significa un aumento dell’ingaggio per arrivare a poco più di 4 milioni all’anno (compreso bonus). Per il momento le parti si stanno studiando dopo avere fatto le prime mosse. Il patron ha anche fatto leva sul contratto del georgiano: «Io sono serenissimo, tranquillissimo - ha detto - Kvara ha un contratto fino al 2027 e i contratti vanno rispettati», salvo poi correggere il tiro. «I calciatori sono tutti cedibili. Sempre. Bisogna vedere poi chi è che li vuole comprare». Come a dire: pagare moneta vedere cammello. Insomma, De Laurentiis intende avviare la ricostruzione del Napoli partendo da Kvara ma sarebbe disposto a rinunciare al suo pezzo da novanta soltanto di fronte ad una proposta indecente.

La new entry

Senza ali non si vola.

Ed il Napoli del futuro per riprendere immediatamente quota l’anno prossimo intende rinforzarsi sugli esterni. Il nome nuovo sul taccuino dello scouting azzurro è quello dell’anglo-giamaicano Mason Greenwood: il giovane esterno offensivo (può giocare anche centrale), 22 anni di proprietà del Manchester United, è stato girato in prestito al Getafe in Spagna. Sulle sue tracce c’è anche la Juventus.

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