Sos Napoli, la squadra di Mazzarri non segna più

Percentuali bassissime per tutti gli attaccanti rispetto al 2023

Raspadori
Raspadori
di Gennaro Arpaia
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 06:00 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 07:23
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Cercasi attaccante per la prossima estate. Ma nel frattempo cercasi anche attacco. Perché il Napoli di Walter Mazzarri avrà anche imparato a chiudere la propria porta e affidarsi alle mani di Gollini, ma ora deve ricordarsi anche come si fa a segnare dall’altra parte del campo. Il pari senza reti e quasi senza emozioni con la Lazio è stato solo l’ultimo capitolo di una storia che ha visto via via gli azzurri sempre più aridi sotto la porta, come denunciano i numeri.

Da quando è tornato in azzurro, Mazzarri ha diretto il Napoli per quattordici gare. In otto di queste - il 57% dei casi -, gli azzurri non hanno saputo far male ai portieri avversari segnando almeno un gol. Un ruolino di marcia da horror soprattutto nell’ultimo periodo. La partenza contro Atalanta e Real Madrid è stata un caso, fin qui, perché in sei delle ultime otto partite giocate il dato si è riproposto: zero gol e zero esultanze.

Numeri in contro tendenza rispetto a un anno fa, come immaginabile: a questo punto della stagione, infatti, il Napoli 2022/23 aveva saputo mettere insieme 56 gol in campionato e ben 78 in tutta la stagione, coppe comprese. La squadra azzurra di oggi, invece, è ferma a quota 30 reti in campionato, a cui aggiungere solo le 10 che sono arrivate fin qui nel girone di Champions League visto che nell’unica partita di Coppa Italia disputata, contro il Frosinone, non ha visto esultanze davanti al pubblico di casa. La prolificità dell’attacco napoletano si è improvvisamente spenta durante l’anno, però, visto che i numeri coltivati da Rudi Garcia nei primi due mesi della stagione non sembravano così negativi: 2,1 gol di media in campionato, 2 in tutta la stagione per gli azzurri durante la gestione dell’allenatore francese, esonerato a novembre scorso. La media è decisamente più bassa, però, con il toscano in panchina: 0,6 reti in campionato, 0,9 considerando tutta la stagione. L’alibi però c’è: le difficoltà di formazione sono una compagnia fissa per Mazzarri da quando è arrivato, le assenze restano sempre numerose e Osimhen non è mai stato un vero e proprio fattore a disposizione. Ma non è solo colpa del nigeriano.

I numeri degli azzurri offensivi sono crollati rispetto a un anno fa. A partire dal Robin Kvaratskhelia: il georgiano era già a quota dieci reti dopo le stesse partite nella scorsa stagione, oggi è fermo a cinque e tutte in campionato. Stesso dicasi per il Cholito Simeone: l’argentino poteva già contare sette marcature nel 2022/23, oggi invece è a quota tre reti, tutte in competizioni diverse vista anche la marcatura in Supercoppa Italiana della scorsa settimana. Se il Raspadori di un anno fa poteva aver già esultato cinque volte, quest’anno l’ha fatto una volta in meno. Solo Politano ha migliorato i suoi numeri: l’esterno azzurro, pronto al rinnovo, oggi è già a quota sette reti, ben tre in più rispetto a quelle che aveva messo insieme un anno fa, quando però divideva quasi scientificamente il posto con il compagno Lozano.

E Osimhen? Distante per la Coppa d’Africa, anche i numeri del nigeriano non sono all’altezza di quelli messi insieme nel recente passato. L’Osimhen versione Spalletti poteva contare tante presenze e tanti gol in più: diciassette un anno fa, otto quest’anno. Pur senza indossare la maglia azzurra da un po’, resta però il migliore dei suoi davanti alla porta. E questa non è una novità. Infatti anche dal suo rientro dipenderà la corsa Champions. Mazzarri spera di riabbracciarlo presto ma soprattutto nel migliore dei modi per poter allungare la stagione azzurra, dalla vena realizzata di Victor passerà la gran parte delle speranze dei tifosi e soprattutto gran parte dell’entusiasmo di squadra che deve tornare a fare gol.