Napoli, aggredisce e filma una 13enne: il video diventa virale

La denuncia della mamma della ragazzina: "Mia figlia picchiata e ripresa da una bulla"

Baby gang scatenate, nuovo allarme a Napoli
Baby gang scatenate, nuovo allarme a Napoli
di Melina Chiapparino
Sabato 11 Maggio 2024, 23:45 - Ultimo agg. 13 Maggio, 07:57
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Minacce, spintoni e tirate di capelli contro una 13enne napoletana presa di mira da una bulla, di poco più grande di lei. L’aggressione, avvenuta venerdì sera in piazza Municipio, è stata ripresa dai cellulari di tanti ragazzini che invece di intervenire hanno fatto diventare virale il video della violenza. In pochi minuti, le immagini dell’assalto “al femminile” si sono moltiplicate tra le chat dei giovanissimi, come un trofeo di prepotenza che invece di scatenare indignazione ha alimentato ancora di più commenti violenti e istigazioni alla diffusione del filmato.

A lanciare l'allarme non solo per l'aggressione ma anche per l'ondata di cyberbullismo contro la 13enne, è stata Marinella V., madre della minore che ha usato proprio i social per denunciare quanto accaduto alla figlia. «La bulla, dopo insulti e minacce, è passata alle mani, ha spintonato mia figlia facendola cadere a terra e l’ha tirata su per i capelli, più volte mentre altri ragazzini la riprendevano con i cellulari» spiega la 40enne napoletana aggiungendo che «le amichette della figlia erano state, a loro volta, minacciate e nessuno è intervenuto per bloccare quell'assalto di violenza contro una bambina di 13 anni». L’episodio è avvenuto a pochi passi da palazzo San Giacomo, nell’angolo di piazza Municipio dove molte comitive di ragazzini si riuniscono davanti alle vetrine di un noto fast food.

Marinella - che ha visto il video dell'aggressione - ha deciso di denunciare quanto accaduto anche sui social, oltre che alle forze dell'ordine, per “smuovere le coscienze dei genitori e bloccare l'ondata di cyberbullsimo contro mia figlia”.

«Quello che è accaduto avrebbe potuto colpire qualsiasi altra minore costretta a subire sia violenza fisica che psicologica, e bisogna trovare il modo di fermare la catena di aggressioni che coinvolge sempre di più minorenni e che spesso diventa un trofeo da postare sui social». Per questi motivi Marinella ha immediatamente denunciato l’episodio ai carabinieri e, contemporaneamente, ha scelto di parlare pubblicamente della violenza sul suo account di Tik Tok.

«Subito dopo l’aggressione ho raggiunto mia figlia e ho cercato di parlare con la bulla per rintracciare i suoi genitori, ma lei stessa mi ha detto di non farlo sapere alla madre, a questo punto ho deciso di far diventare virale il mio video di denuncia per raggiungere sia i genitori della bulla che tutte le madri come me, preoccupate per la sicurezza dei loro figli» spiega la 40enne preoccupata che il video della violenza possa diventare virale. «Finora il video dell’aggressione è stato postato sulle chat ma chiunque lo pubblicherà sui social verrà denunciato, è come perpetrare una violenza” aggiunge Marinella.

 

La richiesta di maggiore sicurezza e controlli in un luogo dove, nel fine settimana, c’è sempre una gran numero di ragazzini è l’appello che Marinella rivolge al sindaco di Napoli perché «a pochi passi da palazzo San Giacomo, accadono continuamente aggressioni e si agisce solo quando finiscono in tragedia. La piazza dovrebbe essere sorvegliata maggiormente dalle forze dell’ordine e da investigatori in borghese» conclude la 40enne che si appella anche alle famiglie perché i ragazzini vanno controllati e guidati: «Tutti potremmo essere madri e padri di bulli o delle loro vittime».

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