Caivano, nasce il polo universitario: aule, uffici e biblioteca a impatto zero

Protocollo d'intesa tra Comune e quattro università campane, capofila la Vanvitelli

La firma dell'intesa per il polo universitario a Caivano. Da sinistra i commissari Ciciliano e Dispensa, il ministreo Bernini e il rettore Nicoletti
La firma dell'intesa per il polo universitario a Caivano. Da sinistra i commissari Ciciliano e Dispensa, il ministreo Bernini e il rettore Nicoletti
di Marco Di Caterino
Sabato 4 Maggio 2024, 23:00 - Ultimo agg. 5 Maggio, 14:03
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«Oggi per Caivano è un giorno buono, importante, che conferma la rinascita di questa città, grazie all’impegno del governo». Sorride compiaciuta Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, mentre attraversa l’ampio piazzale della sede del nascente Polo Universitario che sarà ultimato per l’inizio del nuovo anno accademico, quando su un’area di circa quattromila metri quadrati, nelle cosiddette «Case Bianche» della prima periferia di Caivano, vedranno la luce l’aula magna, quattro aule, uffici, biblioteca, area relax, il tutto con tecniche di costruzioni ad impatto zero e con ambienti flessibili tali da adeguarsi al numero degli studenti. Opere finanziate con cinque milioni di euro dal ministero dell’Università.

La firma

Prima della cerimonia della firma del protocollo Anna Maria Bernini incontra i giornalisti e commenta: «Abbiamo detto, qualche mese fa, che saremmo venuti a Caivano per restarci e cosi è.

Si sta aprendo una nuova possibilità e noi siamo felici». Sul caro affitti nelle città che causa difficoltà agli studenti universitari «abbiamo messo a disposizione 1,2 miliardi del Pnrr per 60.000 posti letto in più. Il bando è stato aperto nelle scorse settimane e l’obiettivo è di realizzarli entro il giugno 2026. Alla fine - ha detto Bernini - anche se ne faremo alcuni in meno l’importante è aver fatto partire l’operazione di costruirne migliaia. Sugli alloggi c’è stata una forte protesta degli studenti che abbiamo ascoltato e ci siamo resi conto che hanno ragione in diversi aspetti nel protestare. Sugli studentati abbiamo anche fatto un accordo con il Demanio per prendere immobili nel centro storico delle città, non le caserme, ristrutturandoli per riorganizzarli e riqualificarli e trasformandole in nuove abitazioni per gli studenti».

Il protocollo d’intensa per il nuovo campus universitario che ospiterà, tra gli altri, corsi di Scienze Infermieristiche, Scienze Motorie e corsi di Verde Urbano è stato sottoscritto dal prefetto Filippo Dispenza, che dallo scorso ottobre guida la commissione straordinaria del Comune sciolto per condizionamenti mafiosi, e dal rettore dell’Università Vanvitelli Gianfranco Nicoletti, alla presenza del ministro Bernini e dei rettori della Federico II, Matteo Lorito, e dell’università Suor Orsola Benincasa, Lucio D’Alessandro. Il piano di intervento è stato illustrato dal commissario per Caivano, Fabio Ciciliano.

«Questo progetto, parte integrante del piano straordinario per il rilancio del territorio, è stato sostenuto e promosso fin dal primo giorno, circa otto mesi fa, dalla struttura commissariale che ho l’onore di presiedere. Un grazie di cuore al ministro Bernini, e a tutte le università della Campania per la loro determinazione nel rendere questo sogno una realtà - ha detto -. In un'area di oltre 3800 metri quadrati opereranno le università campane e questo non promuoverà solo la cultura e la formazione, ma rappresenta un forte simbolo di rinascita e di speranza per un territorio che, fino a poco tempo fa, era noto per tristi eventi e per la criminalità. Caivano – ha concluso Ciciliano - non è più famosa per tragici avvenimenti, ma di fatto è diventata un faro di speranza e di rinascita che funziona qui e anche in altre zone degradate».

Conclusa la cerimonia della firma del protocollo la ministra Annamaria Bernini, si è recata nella villa comunale «Falcone e Borsellino» (uno dei teatri delle violenze di gruppo sulle due bambine del Parco Verde) dove ha incontrato gli studenti dell’istituto superiore «Morano» del Parco Verde e della facoltà di Agraria della Federico II. Successivamente è stata nelle chiese dell’Annunziata e di San Pietro Apostolo dove sono in corso il restauro di alcune opere d’arte con il coinvolgimento degli studenti dell’Accademia delle belle arti di Napoli e dell’Università Suor Orsola Benincasa.

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