Il viaggio di nozze dopo un matrimonio tanto rimandato quanto desiderato si è trasformato in un incubo per una coppia di sposi che aveva scelto Cancún, in Messico, come meta della luna di miele alla quale aveva deciso di far partecipare anche il figlio di 7 anni. Domenica 5 maggio lo sposo, Adrián Fernández, ha avuto un arresto cardiaco mentre faceva il bagno nella piscina del suo resort. Il 39enne è stato portato d'urgenza nel reparto di terapia intensiva di un ospedale privato a Cancún dove è stato posto in un coma farmacologico dal quale si è risvegliato solo dopo dieci giorni, mercoledì 15 maggio. A rendere la situazione ancor più drammatica, il lato finanziario della vicenda: il centro medico addebita alla famiglia circa 8.600 dollari al giorno, una cifra che l'assicurazione medica stipulata prima della partenza non riesce a coprire e che ha portato la moglie, Sofía Parada, a chiedere aiuto attraverso una raccolta fondi.
Il viaggio di nozze in Messico
La coppia, originaria di Alzira, una città nella regione orientale di Valencia, in Spagna, è arrivata nella Riviera Maya messicana con il figlio di sette anni la scorsa settimana.
Come sta lo sposo
«Finalmente vediamo la luce dopo tanti giorni», ha detto la cognata di Adrián e sorella di Sofía oggi, quando il 39enne si è svegliato dal coma farmacologico e pare stia rispondendo bene alle cure. La diagnosi fa pensare ad una polmonite bilaterale dovuta al ristagno idrico dell'80% dei polmoni del paziente, come riportato dal quotidiano valenciano Levante. La cognata ha sottolineato però a Abc che «ha ancora problemi polmonari e respiratori» e che il processo sarà lento, poiché «non ricorda nulla e non sa dove si trova». La gravità delle sue condizioni impediscono al momento di trasferire Fernández su un aereo sanitario in Spagna.
Le spese mediche
Alla preoccupazione per la vita di Fernández si aggiunge il costo per mantenerlo in vita. La famiglia aveva stipulato un’assicurazione di viaggio, ma la moglie ha spiegato che in due giorni è stata superata la soglia massima: «L’assicurazione di viaggio non può più coprire i costi di ricovero ospedaliero, poiché sono molto alti». Ad Alzira, numerose società sportive locali, associazioni culturali e altri gruppi hanno raccolto fondi per aiutare la famiglia, che ha anche inviato una richiesta di aiuto su GoFundMe.
Per quanto riguarda le spese mediche che hanno dovuto affrontare da domenica scorsa, 5 maggio, la cognata afferma di aver già pagato quasi 70.000 euro, senza contare le spese di alloggio e di trasferimento per la sorella, il padre e il nipote, tornati in Spagna pochi giorni fa.