Avellino. Deve un centesimo all'Inps, escluso dagli appalti

Avellino. Deve un centesimo all'Inps, escluso dagli appalti
Mercoledì 1 Ottobre 2014, 22:57 - Ultimo agg. 2 Ottobre, 11:06
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Un esempio di come la burocrazia possa mettere in crisi un'azienda. Bello Gabriele, di Ariano Irpino, titolare di un'officina meccanica, iscritta alla Camera di Commercio, che lavora molto anche con enti locali e istituzioni pubbliche. Come per tante altre occasioni si rivolge all'Inps per chiedere il Documento Unico di Regolarità Contributiva. Gli serve per poter ricevere i pagamenti soprattutto da parte di enti pubblici. Dall'Inps, però, arriva una singolare risposta. «Si comunica - si legge nella lettera dell'Inps - che nel corso dell'istruttoria per la definizione della sua richiesta sono state rilevate irregolarità contributive».



Bello, da anni in regola, non crede ai suoi occhi. L'irregolarità contributiva risalerebbe al 1993. Ma non solo. Si tratterebbe di un debito per 0,01 centesimi. Per poter ottenere la certificazione richiesta l'interessato deve pagare una sanzione di 105,02 euro. «Sono rimasto amareggiato - spiega Gabriele Bello -. Ammesso pure che non abbia pagato nel 1993 qualcosa come un centesimo, si tratta sempre di una sanzione ampiamente prescritta».
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