Dal punto di vista «esclusivamente giuridico», il primo cittadino si è detto «sereno» perchè «convinto, persuaso e determinato che qualunque sarà la decisione voglio arrivare a fine mandato.
Per me che vivo attese istituzionali da 20 anni - ha proseguito - è un giorno come un altro, ma certo non lo è per la città». Davanti al sindaco si riaffaccia, qualora il Consiglio di Stato dovesse accettare il ricorso, l'opzione di essere 'sindaco di stradà. «Se dovesse andar male - ha spiegato l'ex pm - continuerò a tempo pieno a fare il sindaco di strada che ha fascino e interesse», una modalità di lavoro che - ha concluso - «svolgerò in modo prevalente anche se l'appello dovesse essere rigettato».