Napoli, indagati i vertici delle Entrate: «Favori fiscali al gruppo Ragosta»

Napoli, indagati i vertici delle Entrate: «Favori fiscali al gruppo Ragosta»
di Leandro Del Gaudio
Sabato 15 Novembre 2014, 07:55 - Ultimo agg. 16 Novembre, 12:42
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Avrebbe stabilito contatti con i vertici dell’agenzia dell’entrate per favorire il gruppo Ragosta. Si sarebbe mosso, si sarebbe adoperato «in più occasioni», per ottenere sgravi fiscali, per garantire «una sensibile riduzione dell’accertamento tributario» compiuto nei confronti di società legate alla nota famiglia di imprenditori.



Eccola una delle accuse che hanno spinto i pm della Procura di Roma a perquisire casa e ufficio del giudice per le indagini preliminari Alberto Capuano, con un blitz della Guardia di finanza ai piani alti del Tribunale di Napoli. Inchiesta choc, si procede per corruzione: provvedimenti favorevoli, in cambio dei lavori di ristrutturazione del centro estetico della moglie del gip - sostengono gli inquirenti -, in uno scenario che ora vede coinvolti anche altri settori della pubblica amministrazione regionale, anche altri pezzi dello Stato.



Tra gli indagati ci sono Libero Angelillis e Mattia Barricelli, rispettivamente direttore regionale e provinciale della Agenzia delle Entrate in Campania e nel distretto napoletano.



Qual è il punto? Poche righe firmate dai pm della Procura di Giuseppe Pignatone svelano i contenuti di una inchiesta ancora quasi integralmente top secret, a proposito anche di presunti interventi in materia di accertamenti tributari. Anzi.



Stando a quanto è emerso dal provvedimento di sequestro notificato mercoledì mattina al quattordicesimo piano della Torre b, ci sarebbero stati «trattamenti di favore nella definizione di procedure tributarie».



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