Irene, parte il video appello: dimostriamo di avere cuore Guarda

Irene, parte il video appello: dimostriamo di avere cuore Guarda
di Maria Pirro
Sabato 28 Febbraio 2015, 22:10 - Ultimo agg. 12 Marzo, 17:24
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Testimonial d’eccezione. Da Clementino a Enzo Avitabile fino ai volti di Made in Sud. Attori, cantanti, cabarettisti, musicisti sono protagonisti di un commovente messaggio per Irene, la bimba di Scampia che da un mese è ricoverata al Monaldi in attesa di trapianto ed è tenuta in vita grazie a un cuore artificiale. Il video-appello per accendere i riflettori sull’importanza della donazione degli organi e ridare speranza.







«Irene è una bambina di due anni e mezzo. Ha bisogno di un cuore nuovo. Noi diciamo di avere un cuore» esordisce il musicista Enzo Avitabile. «Alziamo una mano e facciamo qualcosa: diamo la possibilità a questa bambina di vivere. Ave Maria viene da Scampia» aggiunge in dialetto napoletano, con un filo di voce: è una preghiera laica. Il duo di cabaret Arteteca, Enzo e Monica di Made in Sud, spiega meglio: «Dobbiamo dare il consenso alla donazione degli organi. Sai che cos'è?» chiede Monica. «Sì, è importante» risponde Enzo. «Il consenso per dare una possibilità di vita. Per una vita, ci vuole un cuore e il cuore deve battere. E quindi, vita cuore battere». Sorride Monica, rivolgendosi a Enzo: «Sei la mia vita. Battiti».



Impegnati nel nome di Irene i volti più noti di Made in Sud. Gino Fastidio, Luca Sepe. E Antonio Manganiello con uno sketch che mette nell'angolo l'esuberante Mast'Aniello. «Tengo a bada - interviene Manganiello - tutti i miei personaggi, almeno per una volta. Perché voglio parlarvi di una bimba meravigliosa». Sottolinea: «Facciamo qualcosa di concreto perché Irene e la sua famiglia possano di nuovo sorridere. Un impegno reale». «Donare è vita», dice forte Ivan Granatino, richiamando così il nome-slogan dell'associazione che ha promosso la campagna di sensibilizzazione e postato i filmati su Facebook (alla pagina che, appunto, è chiamata Donare è vita) da oggi rilanciati anche sul sito internet de «Il Mattino». Ancora, Ciro Giustiniani: «Mando un bacio a Irene, e spero che le cose siano veloci, veloci. Veloci».



Un problema nel Mezzogiorno è il record di opposizioni alla donazione degli organi dichiarato ai medici dai familiari quando per il proprio congiunto non c'è più nulla da fare. Il direttore sanitario dell'azienda dei Colli, Nicola Silvestri, è voce autorevole. Spiega: «A fronte di una morte ormai scientificamente accertata con criteri neurologici, con un atto di donazione possono essere salvate più vite: lo dico da cristiano, la Chiesa è favorevole, ma anche chi non crede può dimostrare solidarietà umana e alleviare le sofferenze di un nostro simile».



«Prima che sia tardi dichiara il tuo amore» è lo slogan della Giornata europea della donazione di organi per sottolineare come sia decisivo riflettere sul tema e dare il consenso senza aspettare a prescindere da una tragedia. Tony D'Ursi «Enfisem», Alessandro Bolide e Mariano Bruno in arte Pigroman davanti alla telecamera: «Noi siamo abituati a far ridere e in questo momento non riusciamo a fare battute, ma siamo forti e siamo sempre vicini prima di tutto a Irene; e poi, importante è donare. Donare sempre un sorriso. Donare gli organi. Di questo non si parla ma bisogna farlo, quando c'è la necessità». I Due per duo: «Incrociamo le dita, tutti uniti per le donazioni di organi. Un bacio a Irene».



Ogni testimonial usa il suo slang. «Diciamo sempre che il futuro è dei nostri bambini e noi adesso dobbiamo garantire il futuro alla piccola Irene. Questa volta non chiudiamo gli occhi». Pasquale Palma: «Da quest'esempio dobbiamo essere tutti più sensibili alla donazione degli organi che può portare un sorriso: come Made in sud». In campo anche il cantante Rosario Miraggio: «Sosteniamo Irene. Aiutiamola». Franco Ricciardi: «Ciao guagliò...». Clementino a ritmo di rap: «Irene ti siamo molto vicini, forza forza forza».
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