Giffoni. Terrore in piscina, muratore uccide l'ex moglie poi si ammazza

Giustina Copertino e Salvatore Varavallo, l'omicida-suicida
Giustina Copertino e Salvatore Varavallo, l'omicida-suicida
di Piero Vistocco
Domenica 1 Febbraio 2015, 10:55 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 08:52
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Finisce nel sangue la lite con l'ex moglie, con la quale era in fase di separazione: la uccide e poi si ammazza. Da Sant'Arpino Salvatore Varavallo, muratore occasionale, 35 anni, questa mattina aveva raggiunto la sua ex Giustina Copertino, 29 anni, di Napoli, al Fiore Club, centro sportivo di Giffoni, a pochi chilometri da Salerno, Una lite violenta, poi l'uomo, armato di pistola, ha sparato alla donna con l'intenzione di ucciderla. Subito dopo si è sparato alla testa.

VIDEO: IL LUOGO DELLA TRAGEDIA

Stamane Varavallo è arrivato al club sportivo di Giffoni, dove il figlio della coppia era impegnato in una gara di nuoto.

Prima ha esploso alcuni colpi contro la Bmw del suocero, che non era nella vettura. Poi ha chiamato la moglie, le ha ingiunto di uscire fuori e le ha sparato contro alcuni colpi. Mentre la donna veniva soccorsa, ha ricaricato l'arma e poi l'ha rivolta contro se stesso. Entrambi sono stati ricoverati in condizioni gravissime all'ospedale di Salerno, dove sono deceduti.

VIDEO: PARLA IL MAGISTRATO

Varavallo ha esploso contro la donna 5 colpi di pistola. Poi si è recato sul piazzale del club Fiore e ha sparato cinque volte contro l'auto della moglie. Infine è tornato accanto al corpo esanime della moglie e le ha esploso contro altri due proiettili, a bruciapelo, per infliggerle il colpo di grazia. Nei successivi momenti di paura e concitazione, un uomo uscito all'esterno del club gli ha gridato di abbassare l'arma. Lui se l'è puntata alla tempia e, dopo due tentativi andati a vuoto, ha esploso il colpo del suicidio.

VIDEO: IL TESTIMONE

Varavallo lavorava come muratore occasionale. La donna era casalinga. L'uomo, che non era un militare come si era invece appreso in precedenza, non aveva precedenti penali. Ha sparato con una pistola calibro 9x21, con la matricola abrasa. Nel giubbotto di Varavallo sono stati trovati altri 34 proiettili e un coltello.

I familiari di Giustina - i genitori, il fratello e la sorella - si sono recati poco fa nell'obitorio dell'ospedale di Salerno per il riconoscimento della salma. «Vorrei che lui fosse in galera e mia figlia a casa», ha detto tra le lacrime il papà di Giustina riferendosi a Varavallo.

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