Chi immagina che le terme ischiatane abbiano origini antichissime rimarrà deluso. Nonostante la presenza romana nei Campi Flegrei - i "campi ardenti" erano il luogo di villeggiatura per imperatori e aristocratici - l'uso delle terme sull'isola verde risale prevalentemente al 1800. E questo forse è stato un bene, visto che oggi Ischia è una meta per un termalismo completo e all'avanguardia. Lo spiega bene Annunziata Berrino, docente di Storia contemporanea all'Università Federico II di Napoli e autrice del libro "Andare per terme" (Il Mulino), un excursus sul termalismo in Italia dai tempi di Caracalla ai giorni nostri.
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L'acqua ha avuto fin dall’antichità un alto valore simbolico e culturale: si pensi alle fonti, meta ancora oggi dei pellegrinaggi di cura, fenomeni di culto legati a figure sante o divine. Al soggiorno termale, che in Italia gode di una lunghissima tradizione, si è sempre accompagnata la ricerca del benessere psichico e spirituale. "Ischia forse non ha avuto il lustro di Montecatini o Salsomaggiore che hanno secoli di storia alle spalle - racconta Berrino - ma oggi perché ha reso reali nuovi modelli della fruizione della natura e delle meraviglie termali attraverso l'invenzione del parco termale. Personaggi come Angela Merkel lo hanno capito: a Ischia non si trova soltanto applicazione medica o un aspetto ludico: c'è una richiesta di benessere completo".
Ischia è stata dunque luogo di terme tra quelli sviluppati più di recente. L'isola ha inoltre avuto battute d'arresto come il terremoto di Casamicciola a fine '800 ma ha saputo rialzarsi ponendosi come destinazione d'élite sono quando il Mediterraneo riscopre le isole nel secondo '900. Tra i personaggi più celebri del termalismo ischitano ci sono Giuseppe Garibaldi - che qui soggiornò per curarsi - e l'indimenticabile Angelo Rizzoli cui a Ischia è dedicato un ospedale.
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