Viaggio tra panni stesi e chiese dimenticate:
la Napoli poetica della video-maker Catapano

Viaggio tra panni stesi e chiese dimenticate: la Napoli poetica della video-maker Catapano
di Stefano Prestisimone
Venerdì 27 Febbraio 2015, 09:09 - Ultimo agg. 09:10
1 Minuto di Lettura
NAPOLI - Viaggio affascinante nella Napoli dei panni stesi, dei dedali inestricabili dei vicoli del centro storico, delle chiese dimenticate, della musica a Spaccanapoli. Il 26th Art Amodio, virtuoso spazio partenopeo che si trova a Port’Alba, ospita oggi (dalle 17 alle 19) e domani (dalle 11alle 13) , l’artista di arti figurative Fabiola Catapano. Una due-giorni di proiezioni con ingresso gratuito tratte da alcuni lavori della video-maker napoletana che darà la possibilità di viaggiare in città attraverso le immagini. Riprese di sprazzi di vita sociale tratti dal quotidiano tran-tran cittadino, interviste surreali, poesia in movimento.

Poliedrica artista partenopea, Fabiola Catapano da alcuni anni cura una personale rubrica intitolata, I percorsi della Buatè. Si tratta di percorsi cittadini in cui lavora su alcuni soggetti-oggetti come i murales, il cibo, le sirene, i cormorani, i pastori, i panni stesi, per raccogliere e mostrare gli aspetti poetici di Napoli. La Catapano si forma al liceo artistico e al conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli studiando pittura e violino. Prosegue gli studi in restauro di affreschi maturando esperienze professionali nel recupero del patrimonio storico artistico. Nel 2004 decide di sperimentare anche l’arte video e da allora non si è più fermata. Ha realizzato cortometraggi, spot pubblicitari, videoclip. Attualmente sta lavorando alla post produzione del suo primo lungometraggio, “Una solitudine molto musicale” in collaborazione con NMV produzioni.