Ariano, in ospedale si inceppa la Tac:
posti in terapia intensiva vuoti

Ariano, in ospedale si inceppa la Tac: posti in terapia intensiva vuoti
di Antonello Plati
Martedì 15 Dicembre 2020, 08:25 - Ultimo agg. 22 Marzo, 17:19
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Ancora problemi alla Tac dell'ospedale Frangipane di Ariano Irpino. Fuori servizio da ieri, per l'ennesima volta, il macchinario per effettuare la tomografia computerizzata con i pazienti che ne avevano bisogno dirottati verso il Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi.

Non si tratta di un guasto all'apparecchio, come era successo a maggio scorso con notevoli disagi (ricadute negative anche sul pronto soccorso di Avellino) e tempi piuttosto lunghi per la riparazione. Questa volta c'è un malfunzionamento al carrello che dovrebbe essere risolto già in giornata con l'intervento di un tecnico specializzato: «Contiamo dice Angelo Frieri, direttore sanitario del Frangipane di ripristinare il servizio nelle prossime ore. Non è un guasto che preoccupa, ma attendiamo comunque l'esito del controllo che abbiamo programmato per la giornata di oggi. Da quando il carrello ha smesso di funzionare - informa Frieri - non si sono registrati disagi nell'ospedale: chi aveva bisogno di fare la Tac è stato prontamente trasportato o indirizzato all'ospedale di Sant'Angelo dei Lombardi». 

Passando all'emergenza sanitaria, nel nosocomio del Tricolle si svuota la terapia intensiva dedicata ai degenti Covid. Ma non è una buona notizia. Infatti, la disponibilità di tutti i posti letto attrezzati con il ventilatore meccanico è determinata, purtroppo, dal decesso di due pazienti registrato nella giornata di ieri. In questo momento, sono 26 i contagiati ricoverati al Frangipane: 7 (su 12 posti letto) sono in Medicina covid; 11 (su 16 posti letto) in Medicina; e 6 (su 10 posti letto) in semintensiva.

Come detto, tutti liberi i 7 posti di terapia intensiva.

All'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino sono, invece, ricoverati 63 pazienti positivi al nuovo Coronavirus, 7 dei quali in terapia intensiva. Di questi, la maggior parte (34) è nelle aree verde e gialle (degenza ordinaria e semintensiva) del Covid Hospital, gli altri nell'Unità operativa di Medicina d'urgenza e nel plesso Landolfi di Solofra. Dunque, nella nostra provincia sono 89 in tutto i degenti covid. Il dato consolida il trend delle ultime tre settimane con la curva di incremento dei ricoveri in continuo calo. 

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Intanto, l'Azienda ospedaliera Moscati stima una previsione di spese di quasi 100 milioni di euro per potenziare i servizi e gli impianti e per adeguare le strutture e gli spazi. L'altro giorno la triade dirigenziale ha approvato il programma degli investimenti per i prossimi tre anni (2021-2023). Al netto di alcune opere già realizzate nell'ambito degli interventi previsti per l'emergenza sanitaria Covid-19 (e relativi finanziamenti), per il plesso Landolfi di Solofra (dall'ottobre 2018 annesso all'Azienda di Contrada Amoretta) si annuncia una svolta (almeno sulla carta) con il finanziamento di tutti i lavori utili alla riattivazione del Pronto soccorso (chiuso da marzo scorso), dei reparti (momentaneamente trasferiti ad Avellino per fare spazio alle degenza covid) e il ripristino della terapia intensiva (da 4 a 6 posti letto). A disposizione ci sono complessivamente 99 milioni 435mila 662,58 euro, così distribuiti: per il 2021, 44 milioni 771mila 811,31 euro; per il 2022, 35 milioni 481mila 393,07 euro; e per il 2023, 19 milioni 182mila 458,20 euro.

L'anno prossimo, solo per Solofra, si dovrebbero spendere una decina di milioni di euro. Per l'effettuazione di questi lavori di adeguamento la Regione ha chiesto e ottenuto la trasmissione della delibera di approvazione degli studi di fattibilità e degli altri livelli di progettazione per gli investimenti di edilizia sanitaria. Il servizio tecnico del Moscati ha, dunque, predisposto 4 macro-tipologie d'intervento omogenee tra loro, con previsione dei costi ripartiti nelle annualità e i tempi presunti per la portata a termine dei progetti: Tecnologie e grandi attrezzature; adeguamenti impiantistici, normativi, funzionali e strutturali; adeguamenti al piano di riorganizzazione e potenziamento delle attività in regime di ricovero in terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure per l'emergenza Covid; e, infine, progetti di finanza. 

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