Gianna, trovato un coltello
nella casa del figlio

Gianna, trovato un coltello nella casa del figlio
Domenica 25 Settembre 2016, 16:24 - Ultimo agg. 19:52
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Era nascosto all’interno di un marsupio il coltello a serramanico. L’arma da taglio era accuratamente custodita nella stanza dove dal 26 agosto, giorno del cruento omicidio della moglie, Antonio Tizzani ha trovato sistemazione nella casa del figlio Paolo. Il coltello è stato ritrovato al termine di un’approfondita perquisizione all’interno dell’abitazione del primogenito della coppia svolta nel fine settimana in presenza del legale Giovanna Agnelli. La lama, di diversi centimetri, potrebbe essere compatibile con quella utilizzata dall’assassino di Gianna Del Gaudio, ma per avere la certezza che l’arma da taglio trovata in possesso dell’ex ferroviere, originario di Avellino, sia proprio quella con la quale è stata sgozzata sua moglie, si dovranno attendere gli esami scientifici dei Ris di Parma.
Difatti, il coltello, una volta rinvenuto, è stato subito posto sotto sequestro e consegnato al reparto speciale dell’arma dei carabinieri, chiamato a verificare l’eventuale presenza di tracce di sangue della ex professoressa. Dunque, proprio dagli accertamenti dei Ris potrebbe arrivare la svolta nella risoluzione dell’omicidio della 63enne avellinese, ma da anni residente a Seriate, con tutta la sua famiglia. L’unica cosa certa, al momento, è che quel coltello è stato tenuto nascosto da Tizzani, unico indagato per la morte della moglie, e non è stato mai consegnato agli inquirenti che dal 26 agosto, nel tentativo di trovare l’arma del delitto avevano setacciato per intero la villetta di via Montecampione, dove la coppia risiedeva, provvedendo a sequestrare tutti i coltelli presenti in casa. 
I militari nel tentativo di ritrovare l’arma del delitto hanno effettuato le ricerche perfino nei tombini e nei garage delle costruzioni residenziali della zona. Ma dell’arma nessuna traccia, fino a ieri. Saranno i rilievi scientifici dei militari a stabilire se sia trattata di una mera dimenticanza del 68enne che non ha mai consegnato quel coltello agli inquirenti o il tentativo, rivelatosi vano di celare l’arma del terribile omicidio. Il 68enne non ha fornito alcuna spiegazione ai militari che hanno ritrovato il coltello. Antonio non ha provato a giustificarsi. Nei prossimi giorni la possibile svolta conclusiva al delitto di Seriate. 
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