Ospedali, Nursind: «Manca un piano per gestire gli accessi in estate»

Il sindacato delle professioni infermieristiche attacca il manager dell'Asl di Avellino Mario Ferrante

L'ospedale Frangipane di Ariano Irpino
L'ospedale Frangipane di Ariano Irpino
di Antonello Plati
Martedì 8 Agosto 2023, 00:00 - Ultimo agg. 01:10
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«Gli ospedali Frangipane di Ariano Irpino e Criscuoli-Frieri di Sant’Angelo dei Lombardi non hanno ancora attivato il Codice calore così come disposto da una circolare ministeriale diffusa lo scorso 13 luglio». Il sindacato delle professioni infermieristiche, Nursind, sottolinea come questa circostanza «abbia comportato problemi di gestione nella rete dell’assistenza territoriale in particolare in quella di prossimità» con «ripercussioni negative sull’intero sistema sanitario provinciale».  Il segretario territoriale del Nursind, Romina Iannuzzi, e il segretario aziendale, Michele Rosapane, ricordano: «Il 13 luglio una circolare del Ministero della Salute avvisava il dipartimento della Protezione civile e le Regioni delle ondate di caldo che si sarebbero registrate di lì a poco in Italia».


A fine luglio, come noto, nella provincia di Avellino si sono registrate temperature elevate con tassi di umidità superiori all’80 per cento: «La circolare ministeriale - proseguono i sindacalisti - dava indicazione alle Aziende sanitarie locali (Asl) di potenziare la medicina territoriale, riattivare le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), estendere 7 giorni su 7 l’apertura degli ambulatori territoriali e potenziare i servizi di guardia medica, ma soprattutto nei attivare il Codice calore nei pronto soccorso». Quindi l’accusa alla direzione strategica dell'Asl di Avellino (che gestisce entrambi i plessi e che Il Mattino ha provato a contattare ma senza ottenere risposta): «Dai dati in nostro possesso - affermano Iannuzzi e Rosapane - presso l’Asl di Avellino, le Usca risultano non più in funzione (durante le ondate di calore avrebbero rafforzato l’assistenza domiciliare ai pazienti fragili), gli ambulatori territoriali non sono stati aperti 7 giorni su 7 e non è mai stato introdotto nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri Asl il Codice calore».

Il riferimento del Nursind è sia all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi sia al Frangipane di Ariano dove non è stata presa in considerazione la procedura indicata dal ministero. «L’effetto - aggiungono ancora i segretari del Nursind - è stato quello di un grave sovraccarico dei dipartimenti di emergenza: 118 e pronto soccorso».

Con la maggior parte dell’utenza, come più volte segnalato da Il Mattino, che si è rivolta all’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, dove, seppure con ritardo, il Codice calore è entrato in funzione (ma dove, come noto, i problemi sono anche altri con la struttura perennemente sovraffollata). «Nelle prossime ondate di calore - concludono Iannuzzi e Rosapane - aspettiamo misure efficaci, non di certo piani fantasma». E infine: «Che fine hanno fatto le Usca? Continuano ad arrivarci segnalazioni di disservizi in tutta la provincia riguardo all’assistenza domiciliare dei pazienti cronici e fragili».

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