Istituto Comprensivo Giulio Lusi: punto e daccapo. Non è stata ancora debellata la colonia di legionella pneumopatia individuata da oltre una settimana nelle condutture idriche dell'edificio di via Caduti di Nassirya di rione Martiri. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: non riprendono le lezioni neanche oggi. Il sindaco Enrico Franza ha emesso, infatti, nel tardo pomeriggio di ieri la terza ordinanza con la quale dispone «la proroga della sospensione delle attività scolastiche fino a diverso provvedimento, in attesa delle comunicazioni da parte degli organi sanitari competenti ed in via precauzionale per ridurre situazioni di rischio per la popolazione scolastica». Nell'ordinanza non c'è, dunque, alcuna indicazione di data per la riapertura della scuola.
In pratica, a sollecitare il primo cittadino a non far riprendere le attività didattiche sono state l'Asl di Avellino e l'Arpac che, dopo l'intervento di bonifica e sanificazione degli ambienti e delle reti idriche effettuata da impresa specializzata, hanno scoperto che qui si può ancora contrarre l'infezione da legionella.
Il piano alternativo prevede, se c'è l'intesa con i genitori degli studenti, una turnazione presso l'altro edificio di via Caracciolo, sempre a rione Martiri, dove sono sistemate le elementari e le materne. Lezioni di pomeriggio in attesa di poter disporre nuovamente del plesso di via Caduti di Nassirya. Una soluzione, insomma, che potrebbe essere condivisa. Resta, ovviamente, il rammarico per una situazione che non sarebbe stata affrontata con la necessaria determinazione. Certo, nessuno poteva immaginare che si dovessero fare i conti nella scuola di rione Martiri, da poco realizzata, con il batterio della legionella. E' stato colpito un bidello, che per fortuna è in via di completa ripresa, ma poteva capitare anche a studenti e insegnanti.
Adesso, però, che il pericolo è stato scampato si punta a fare le cose nel migliore dei modi e questo richiede probabilmente più tempo di quello immaginato. E' evidente che il Dipartimento di Prevenzione di Igiene e Sanità Pubblica dell'Asl e l'Arpac daranno il via libera alla ripresa delle lezioni solo se si registreranno nella scuola condizioni di sicurezza pubblica. D'altra parte il sindaco Franza, nella qualità di autorità sanitaria principale, sta seguendo con molta attenzione la vicenda, dichiarandosi pronto a fornire il necessario contributo per una soluzione alternativa alla chiusura della scuola.