All’asta le scarpette firmate di Insigne per aiutare gli alluvionati

All’asta le scarpette firmate di Insigne per aiutare gli alluvionati
Giovedì 28 Aprile 2016, 08:53
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Benevento - Un piccolo grande gesto di solidarietà in favore degli alluvionati del Sannio è arrivato dal campione azzurro Lorenzo Insigne che ha donato i suoi scarpini da gioco, firmati affinché Caritas li proponga ad un’asta pubblica e devolva il ricavato alle famiglie colpite dall’alluvione del 15 ottobre 2015 che purtroppo ancora sono in sofferenza. L’asta partirà oggi, con una base di euro 200. Le offerte devono pervenire a comunicazionecaritas@diocesidibenevento.it.
Un gesto simbolico, quello del talento cresciuto calcisticamente nel Napoli che si spera possa essere utile a tanti cittadini che hanno perso tutto. «Il regalo di Insigne servirà soprattutto, però, a riaccendere i riflettori sul dramma col quale tantissimi cittadini devono ancora fare i conti». Così il direttore di Caritas Benevento Don Nicola De Blasio che ha aggiunto: «Speriamo che anche altri campioni seguano il suo esempio. Insigne con questo regalo ha dimostrato ancora una volta la grande sensibilità del popolo napoletano, speriamo che i fan rispondano in modo positivo a questa iniziativa benefica che servirà ad aiutare chi è stato più sfortunato di noi ed in questa tragedia ha perso molto». Intanto prosegue senza sosta la macchina degli aiuti che Caritas ha messo in moto immediatamente dopo la tragedia che ha colpito il Sannio: «Molto probabilmente- ha aggiunto Don Nicola - venerdì Philip Morris sarà a Benevento per verificare di persona i lavori da effettuare all’istituto comprensivo “Moscati” di via Grimoaldo Re». Ammonta a 94mila euro l’importo totale per completarli, si spera per settembre. Dalla città le richieste di aiuto pervenuto a Caritas però proseguono numerose: «Non bisogna dimenticare poi tanti quartieri e strade, via Nuzzolo ad esempio, dove diverse famiglie vivevano già prima dell’alluvione in una condizione di estrema difficoltà, aggravata con il disastro che è avvenuto». Molto ancora bisogna fare: «Bar Elisa, Bar Bologna e tante altre attività commerciali hanno voglia di ripartire appieno ma non hanno i mezzi per farlo. Sono tante le attività commerciali, che hanno deciso di rialzare le saracinesche nonostante le difficoltà nel completamento dei lavori di sistemazione. I commercianti non hanno mai voluto arrendersi alla disperazione e ai danni dell’alluvione che ha avuto come unica nota positiva quello di avvicinare ed unire l’intera comunità. La solidarietà ha fatto da collante sociale perché quando ci si trova di fronte ad eventi che segnano amaramente la vita sapere di poter contare sul prossimo è fondamentale. La disperazione l’ansia, la conta dei danni, la paura di quello che sarebbe successo, si è mescolata alla consapevolezza che da soli non sarebbe stato possibile farcela. Gesti come quelli del campione Insigne donano però speranza a chi deve ricominciare e contribuiscono ad alimentare, invece, nella comunità il senso di coesione sociale che di fronte a tali drammi inevitabilmente è cresciuto. Se non fosse stato per l’aiuto concreto dei cittadini, infatti, probabilmente la ripresa della normalità, almeno apparente, sarebbe stata molto più lunga. Fantastica la solidarietà della città, Benevento ha mostrato tutto il suo cuore. La gente ha risposto immediatamente - conclude don Nicola -e proprio dai cittadini viene l’appello a non spegnere i riflettori, perché la città è rimasta profondamente ferita da quanto accaduto, quel maledetto 15 ottobre ha spazzato via sacrifici e sogni d’intere famiglie».
 
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