Maria, la bimba uccisa nel Sannio
test dei Ris su una maglietta

Maria, la bimba uccisa nel Sannio test dei Ris su una maglietta
Venerdì 30 Settembre 2016, 08:30 - Ultimo agg. 11:08
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San Salvatore Telesino - Nuovi test dei Ris per cercare di dare una soluzione al giallo della morte di Maria, la bambina di 10 anni trovata morta nella piscina di un casale adibito a ristorante a San Salvatore Telesino. Al vaglio degli esperti dei Ris le lenzuola e copridivani prelevati del casolare adibito a ristorante e una maglietta sequestrata in casa di Maria. Un accertamento quest’ultimo chiesto dal sostituto procuratore della Repubblica Maria Scamarcio, che insieme al procuratore della Repubblica Giovanni Conzo, sta coordinando le indagini. I magistrati hanno chiesto di stabilire se questa maglietta apparteneva alla madre o alla bambina. Infatti sulla maglietta vi sono delle tracce ematiche. I risultati di questi test arriveranno fra una ventina di giorni. Ieri presso la sede dei Ris a Roma hanno assistito a questi accertamenti, la criminologa Roberta Bruzzone, e l’avvocato Fabrizio Gallo, che sono stati designati dai genitori della bambina. Presente anche la criminologa Ursula Franco, designata dai legali di Daniel e della sorella Cristina, che sono al momento i due indagati, e che sono difesi dagli avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo.

In città presso il Reparto operativo continuano gli accertamenti condotti dal maggiore Alfredo Zerella sull’imponente dossier realizzato, e che comprende tra l’altro un centinaio di testimonianze raccolte si dal primo momento. Sarà essenziale per determinare la conclusione delle indagini la consegna della relazione finale dell’autopsia, che è stata fatta su incarico dei magistrati dai consulenti Claudio Buccelli e Monica Fonzo.

Una perizia su cui c’è stata un sorta di anteprima da parte dei periti, che hanno riferito agli inquirenti su tracce di violenze pregresse, rilevate sul corpo della bambina. Ora le conclusioni di questa perizia passeranno anche al vaglio dei due consulenti nominati dalla difesa di Daniel e della sorella, che sono i medici i legali Fernando Panarese e Vincenzo Migliorelli.
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