Provincia, si dimette il vicepresidente

Provincia, si dimette il vicepresidente
Venerdì 5 Febbraio 2016, 08:18
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Benevento - Un gesto di orgoglio, di grande dignità. È il giudizio prevalente che si registra negli ambienti politici, nel commentare le dimissioni di Oberdan Picucci da vice presidente della Provincia. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, il vice commissario provinciale dell’Udc ha deciso di porre fine ad un’esperienza durata soltanto pochi mesi. Ufficialmente, come da lettera consegnata al segretario generale Franco Nardone, ovviamente indirizzata al presidente Claudio Ricci, Picucci motiva la sua decisione «non potendo garantire impegno e disponibilità nell’espletamento dell’importante incarico», assicurando che «comunque continuerà ad apportare il proprio contributo istituzionale in qualità di consigliere provinciale».
Naturalmente, le motivazioni vere sono da ritenersi di natura prettamente politica. In primis, perché gli impegni derivanti dalla carica in questo limitato lasso temporale non è che lo abbiano assorbito eccessivamente, anche perché ben di rado Ricci lo ha coinvolto (basti dire che persino l’incontro con il commissario delegato per l’emergenza alluvione tenutosi lunedì, Picucci lo ha appreso dalla stampa), poi perché la sua permanenza sarebbe stata a termine. Il presidente, si ricorderà, pur tra molti mal di pancia interni al suo partito, lo aveva nominato in ossequio, si disse, ad un preciso patto siglato a livello nazionale e regionale. Patto, evidentemente, di cartapesta, che non ha retto alla prova del… centrosinistra, in quanto l’Udc ha preferito non prendere parte ad una coalizione che non facesse prioritariamente perno sul quadro regionale: in sostanza, è accaduto che i ruoli tra Udc e Ncd si siano invertiti visto che, a tutt’oggi, il Nuovo Centro Destra, che non sostiene De Luca, è tra i contraenti del patto per le amministrative di Benevento, nel mentre il partito di Cesa ne è fuori. Per la verità, il Pd ha lasciato la porta aperta a chi vorrà aderire ma, evidentemente, tale opzione non rientra nelle strategie dell’Udc. Ricci, che alla vigilia del primo interpartitico, aveva avvisato Picucci del rischio di revoca qualora avesse disertato, senza che il suo vice si impressionasse più di tanto, pur dopo la seconda assenza si era astenuto dall’assumere provvedimenti, non escludendo però di poterlo fare nel caso l’Udc fosse rimasto sull’Aventino. Picucci gli ha agevolato il compito.
 
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