Clan e appalti. il pentito Iovine scagiona
i Magliulo: «Mai in affari con loro»

Clan e appalti. il pentito Iovine scagiona i Magliulo: «Mai in affari con loro»
Clan e appalti. il pentito Iovine scagiona ​i Magliulo: «Mai in affari con loro»
di Mary Liguori
Venerdì 9 Settembre 2016, 08:35 - Ultimo agg. 08:42
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Villa di Briano. Dichiarazioni vaghe, ma una precisazione chiara: «Io, con i Magliulo, non ho mai avuto alcun rapporto». Parola di Antonio Iovine, l’ex boss noto come «’o ninno», oggi collaboratore di giustizia, sottoposto ieri al controinterrogatorio dei difensori che rappresentano gli imputati nel processo per presunte ingerenze della malavita al Comune di Villa di Briano.

Alla sbarra ci sono Nicola Magliulo e Benito Lanza. Magliulo è il fratello dell’ex sindaco di Villa di Briano, Dionigi, mentre Benito Lanza è considerato il trait d’union tra il clan e l’amministrazione comunale. I due furono arrestati nell’estate del 2015 con altre cinque persone con l’accusa di avere manipolato le attività del Comune a favore del clan dei Casalesi. Magliulo, dipendente comunale per decenni, oltre che fratello del sindaco Dionigi - a sua volta indagato - avrebbe operato, secondo la Dda, per favorire le aziende vicine alla fazione Iovine. L’accusa, formulata dalla Dda di Napoli, è quella di concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo si sta celebrando a Santa Maria Capua Vetere, dinanzi alla prima sezione penale, collegio C, presieduto da Giampaolo Guglielmo.

Ebbene, Iovine, rispondendo alle domande degli avvocati Carlo De Stavola e Camillo Irace, ha negato di avere avuto rapporti con i fratelli Magliulo, anzi ha riferito che «in un caso, dovetti mandare i miei uomini a minacciarli perché non stavano gestendo la storia di un terreno della Curia con una modalità che non rispondeva alle nostre esigenze». 
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