Armi e prostituzione, scacco alla banda degli albanesi

Carabinieri Marcianise
Carabinieri Marcianise
Venerdì 4 Marzo 2016, 15:00
2 Minuti di Lettura
I carabinieri della compagnia di Marcianise hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico del 28enne Saimir Markja e del  25enne Armando Cami, entrambi albanesi. Le accuse si riferiscono allo scorso 11 febbraio quando i carabinieri della compagnia di Marcianise (agli ordini del capitano Nunzio Carbone) fermarono su ordine della Procura tre persone accusate in concorso tra loro di ricettazione, detenzione illegale di numerose armi da fuoco e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi per due degli indagati è arrivata l'ordinanza di custodia cautelare.
Secondo quanto ricostruito dalla procura, lo scorso 12 gennaio, erano riusciti a sfuggire ad un controllo dei militari lungo la Provinciale 265 che collega Marcianise a Maddaloni. Per due di questi oggi è giunta l'esecuzione 
Il terzetto viaggiava a bordo di una Citroen Picasso risultata dai successivi controlli intestata ad una società inesistente. Non solo fuggirono all’alt, ma cercarono in tutti i modi di speronare l’auto dei carabinieri. Dopo un rocambolesco inseguimento durato due chilometri, i tre abbandonarono l’auto nella campagne di Maddaloni e, scappando a piedi, riuscirono a far perdere le proprie tracce.
Nel bagagliaio dell’auto furono ritrovati sei fucili che erano stati rubati a Castel Guelfo, in provincia di Bologna. Nei confronti dei fuggitivi fu quindi emesso decreto di fermo del pm. Da quel momento, i carabinieri non hanno smesso di dar loro la caccia e ieri, a Frignano, hanno arrestato due dei tre componenti della gang. Ervis e Saimir Markja si nascondevano in casa di due connazionali, risultati clandestini sul territorio italiano e per questo rimpatriati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA