Igor il serbo indagato per la morte
del metronotte di Trentola Ducenta

«Igor» indagato per la morte del metronotte di Trentola Ducenta
«Igor» indagato per la morte del metronotte di Trentola Ducenta
di Marilù Musto
Domenica 23 Aprile 2017, 07:05 - Ultimo agg. 09:25
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Trentola Ducenta. Da ieri, la Procura di Ravenna ha formalmente iscritto nel registro degli indagati il 41enne Norbert Feher, alias «Igor il serbo», per l’omicidio del metronotte Salvatore Chianese, 42 anni di Trentola Ducenta, ammazzato con una fucilata al volto all’alba del 30 dicembre 2015 davanti alla sbarra di una cava che si apprestava a ispezionare, tra Fosso Ghiaia e Savio. Il giallo sulla morte del vigilante trentolese, che viveva in provincia di Ravenna, si risolve con alcuni indizi, messi in fila dagli inquirenti che sono sulle tracce di Igor da settimane.

Il metronotte avrebbe sorpreso il ladro nel deposito privato della cava, garantito da vigilanza privata. È possibile che Salvatore Chianese abbia impugnato la sua pistola per intimare al ladro di cedere il bottino e quest’ultimo, impaurito, avrebbe esploso un colpo. Una ricostruzione che sembra prendere lentamente forma dopo l’apertura di un fascicolo in un cui compare finalmente il nome del presunto colpevole, dopo 16 mesi di buio e dolore.

A condurre gli inquirenti verso il nome del 41enne c'è, come spiegato dai quotidiani
locali, soprattutto la tecnica usata: del tutto simile a quella che il serbo avrebbe utilizzato in occasione di altri delitti
commessi nel Bolognese e nel Ferrarese. Inoltre il bottino (la pistola della vittima) è uguale a quello della rapina del 29 marzo a Consandolo (Ferrara) sempre ai danni di una guardia giurata.


«L'unica cosa che voglio è che deve rispondere di quello che ha fatto. Lui non immagina nemmeno
che dolore ha provocato, ha fatto una cosa che non si può fare nemmeno a un animale e l'ha fatto a una persona umile, a una persona onesta». Lo ha detto Filomena, la moglie di Salvatore
Chianese, la guardia giurata uccisa nel Ravennate il 30 dicembre 2015, in un'intervista rilasciata al Tg1.
 
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