La storia di Michele: «La vita in carcere
è una vita persa» | Videoinchiesta

La storia di Michele: «La vita in carcere è una vita persa» | Videoinchiesta
di Marilù Musto
Martedì 24 Maggio 2016, 11:11 - Ultimo agg. 14:43
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Trascorrere la vita intera nell’illegalità e ritrovarsi a 60 anni suonati nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per aver trascurato i processi, per non aver cercato di difendersi dalle accuse della magistratura. E’ la storia di Michele, contrabbandiere di professione e una famiglia con tre figli e due nipoti fuori dal carcere. La figlia vive in Francia da qualche anno, ha scelto di andar via dalla Campania e cercare di dare un futuro migliore ai suoi due figli. “Se tornassi indietro vivrei onestamente, perché la vita in carcere è una vita persa”, dice adesso Michele, un po’ contrabbandiere un po’ filosofo. A contraddistinguere il suo ravvedimento è la fede cristiana e cattolica: “Mi capita di pregare, sempre”, spiega. Lui, è uno dei detenuti più anziani del carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

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