«La scuola brucia», gli ispettori in classe
a Marcianise dopo il video dei trapper

«La scuola brucia», gli ispettori in classe a Marcianise dopo il video dei trapper
di ​Marilù Musto
Martedì 21 Gennaio 2020, 15:33 - Ultimo agg. 19:04
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«Ecco, sono già arrivati gli ispettori», dice il preside della scuola Aldo Moro di Marcianise, location scelta da due rapper per il loro videoclip La scuola brucia, finito al centro delle polemiche per il contenuto e le parole pronunciate per indicare le insegnanti.



L'ispettrice del ministero dell'Istruzione è giunta a Marcianise alle ore 11.30 di questa mattina e dopo aver parlato con il dirigente scolastico ha ispezionato le aule. Indagini sono in corso, ma il dirigente ha già spiegato ieri di non essere a conoscenza del contenuto del video girato nella sua scuola.

Le polemiche sono scoppiate dopo che i rapper casertani Bomberup e Joka (B-Art), hanno lanciato il loro singolo «Scuola» con un video girato proprio nell'istituto casertano; immagini e parole che stanno spopolando tra i più giovani ma che hanno sconcertato docenti e genitori, tra insulti alla prof e fiamme che avvolgono il cortile della scuola, mentre i due trapper se ne stanno in piedi sulla cattedra. A far esplodere le polemiche sul video - di cui ha riferito Il Mattino - alcuni docenti dell'istituto casertano, che su proprie chat hanno criticato i toni usati dai due ragazzi; peraltro il dirigente dell'istituto Pietro Bizzarro ha ammesso di aver autorizzato un mese fa i due trapper a girare il video nel proprio istituto, spiegando di non aver però mai visto il contenuto, ma di sapere che si trattava di una canzone che doveva esprimeva il disagio e la critica verso un mondo scolastico che non riesce a dare risposte, soprattutto in aree difficili come è appunto quella in cui sorge Marcianise. Queste almeno erano le intenzioni; i due trapper, che dicono di «essere nati dentro a nu vic (dentro a un vicolo, ndr), vieni qua e nun trovi niente», hanno però usato gesti ed espressioni forti, indossando un passamontagna o usando la cartina geografica come fucile, parlando anche di spaccio di droga («4 grammi nella busta» e ancora «questa vita non mi piace più,
scendo in piazza e faccio spaccio») come di una possibile soluzione al disagio, apostrofando in malo modo la prof, e avvertendola di farsi i fatti propri. «Non provare a far la furba se non divento un barracuda, questa scuola poi brucia». Il video è stato girato tra l'interno della scuola e il cortile esterno.

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